6 feb 2009

NON E' FRANCESCA

I fatti. Catania 31 agosto 2007, un tassista viene quasi ucciso nel corso di una rapina. Palermo 13 Febbraio, la signorina Maria Andò viene arrestata e finisce in carcere accusata dei due crimini. Palermo 22 Febbraio ( 9 giorni dopo) il giudice delegato di Palermo, Pm Consiglio dopo aver interrogato 3 amiche della Andò rilascia l'accusata. Nel tempo le indagini andranno avanti e si scopre che la materiale esecutrice dei reati è una ragazza senza fissa dimora. La giovane palermitana è del tutto estranea ai fatti, se poi si tiene conto del fatto che è incensurata e non ha mai visitato Catania in vita sua...........
In pratica la Andò è stata in carcere, che non dev'essere un bell'ambiente per una ragazza di buona famiglia, per una semplice somiglianza, le forze dell'ordine preposte alle indagini e tutte le figure della giustizia che in questa vicenda sono state coinvolte, non si sono prese minamente la briga di verificare le accuse, prima di segnare comunque la vita della giovane siciliana.
La locandina del film che vedi qui di fianco è del 1971, (quasi 40 anni fa) la storia è nota, un uomo viene tradotto in carcere per una vecchia denuncia e ci rimane anni, in attesa del giudizio. Per fortuna il sistema giudiziario è cambiato nel frattempo e quindi la povera Andò è riuscita in un lasso di tempo minore a dimostrare di essere del tutto estranea ai fatti, ma è ancora possibile nel terzo millennio che un essere umano venga arrestato per una semplice somiglianza?
Ora io non conosco il codice giudiziario italiano, ammetto questa mia deficienza e le considerazioni che faccio le baso sulla lettura dei libri di Turow e Grisham. I due sono autori statunitensi di legal Thriller e in questo caso prendo spunto da "presunto innocente" e "l'onere della prova", tomi volendo anche datati, ma che insegnano qualcosa su quel sistema giudiziario. Negli U. S. A. un indagato è innocente fino al momento in cui la pubblica accusa non dimostra la sua colpevolezza e la dimostrazione deve avvenire con delle prove e non sulla base di illazioni.
Ecco, a mio avviso in questo modo un cittadino è maggiormente tutelato, mi sembra lampante che non ci sono state, nella vicenda in analisi, prove per portare in carcere la ragazza palermitana e che lei si è dovuta fare carico di dimostrare che era a Catania, ma gli alibi non si verificano prima? e se la ragazza putacaso non ne avesse avuto uno? I tempi di Cesare Lombroso sono ormai superati da decenni e seppure la giovane non fosse stata di portamento regale (non lo so, può darsi che parliamo di una modella, è solo un esempio), è tutto ciò sufficiente per tradurla in carcere?
Mi pongo infine una domanda e se qualcuno è in grado di rispondermi lo faccia. Chi ha commesso questo tragico errore pagherà in qualche modo e se si come? sarebbe bella la legge del taglione, ma l'errore (errore o orrore?) è dell'uomo, quindi accettabile, ma a questo punto ,siccome penso che alla fine si potrebbe andare verso un risarcimento economico, quanto valgono 9 giorni di carcere per una ragazza incensurata e sopratutto innocente?

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