16 feb 2009

THE TRUMAN SHOW


Come mi capita spesso durante l'arco della giornata, anche sabato sera ho fatto una veloce capatina in rete alla ricerca di spunti per il blog. Le mie incursioni sul web mi portano a visitare, come sempre, le pagine del corriere della sera e di repubblica adattate per i palmari, veri e propri giornali aggiornati h 24. Nell'accedere alla home page del corsera due notizie, impaginate una sotto l'altra hanno attirato dapprima la mia attenzione, facendomi prima pronunciare una battuta sarcastica, ma in un attimo il mio pensiero si è tramutato in qualcosa di più profondo (oltre al rimorso immediato per la spiritosaggine del tutto fuori luogo).
Le notizie dei due ragazzini torinesi ustionati su 50% del corpo e del giovane milanese morto in un incidente stradale, mi hanno dato da pensare perchè unite da un comune denominatore, la presenza di cellulari che riprendevano la scena, per poi mettere il video su youtube, in entrambi i casi la tragedia ha avuto la meglio sulla bravata.
Nell'era del villaggio globale, di cui anche questo blog è figlio, in una società in cui si cerca la visibilità ad ogni costo, la disponibiltà, l'uso e l'abuso, delle piccole cam (ma con grande definizione) presenti sui cellulari è ormai diventata una forma di scostumatezza imperante e di esibizionismo gratuito.
Ovunque ci giriamo c'è qualcuno pronto a riprendere la scena di ogni singolo accadimento fuori dalla norma e questo potrebbe essere anche accettabile, se fatto con rispetto, mentre invece sempre più la maleducazione la fa da padrone. Spesso ci troviamo persone, che di fronte al dolore altrui, non trovano niente di meglio da fare che tirare fuori il cellulare e riprendere l'accadimento invece di dare soccorso.
Una scena, che credo sia rimasta impressa nella memoria comune, è quella che ti vado a descrivere e può essere d'esempio per quello che ti voglio dire. Nell'aprile di quest'anno ricorderemo l'anniversario della scomparsa di Giovanni Paolo II, comunque si veda la cosa un uomo che con il suo esempio è stato al centro dell'attenzione mondiale, tutti siamo stati colpiti dalla sua morte e chiunque ha avuto la possibilità è andato a Roma a rendere omaggio alla salma. Ebbene le immagini televisive impietosamente ci mostravano le persone che invece di essere nel giusto e religioso cordoglio, ossequiosamente in preghiera come la circostanza richiedeva, erano li, con la mano destra alzata, il pollice sul cellulare e cercavano la migliore luce possibile per le inquadrature che stavano effettuando. Un altro esempio è su repubblica.it di oggi, una signora arrivata in ritardo in aereoporto, perde il volo e da fuori di testa, la scena di questa mattana è subito finita in rete, la donna rimarrà bollata a vita come un'isterica. Tutto ciò è a mio avviso qualcosa che va anche oltre la maleducazione.
Altro evento, accaduto non più di 3 anni fa, è la nascita di un sito a cui tutti ci siamo collegati almeno una volta nell'ultima settimana, una sorta di album dei ricordi, dove possiamo trovare video di tutte le specie, canzoni di gruppi musicali o news, pezzi di film o anche la sintesi della partita del giorno prima, praticamente tutto ciò che viene filmato arriva su youtube. Niente di male, niente di strano, anzi l'intento è lodevole perchè in questo modo non viene persa la memoria di accadimenti anche banali. Ma come sempre, insieme alla creazione di un mezzo che dovrebbe essere usato per scopi anche formativi, troviamo la nascita di fenomeni imbecilli, la voglia di apparire ha trovato una valvola di sfogo incredibilesul web.
All'inizio la cosa era anche simpatica, diciamolo chiaramente, ma con l'andare del tempo il ripetersi delle stesse scene è diventato un fatto noioso, quindi chi oggi vuole attirare l'attenzione, sa che deve farlo cercando l'eclatante, il fuori dalla norma, ci si da fuoco per esempio. Oddio detta così sembra una cosa da niente, "ci si da fuoco" e questo perchè siamo ormai anestetizzati dalle spettacolari immagini che i film d'azione ci propinano, ma dico un'ovvietà sapendo di farlo, nella realtà incendiarsi fa male. Credo che questo lo immaginassero anche i due giovani torinesi, ma probabilmente la voglia di apparire era più forte del possibile rischio e si sono cimentati nell'impresa, ne pagheranno le conseguenze per il resto della vita, ahiloro.
Come diceva Andy Warhol, profeta della popart, ognuno di noi ha diritto al suo quarto d'ora di popolarità, ma a che prezzo mi chiedo io? Si dovrebbe diventare famosi, a mio modesto avviso, per le proprie doti fuori dall'ordinario, non perchè ci si gonfia il seno per poi dimenarsi in tv, Anche questa mia affermazione lo so risulta banale, ma sembra che l'ovvietà non paghi più, ho sempre di più l'impressione che l'idea comune sia quella di apparire a tutti i costi e più si è vuoti e più è facile diventare "famosi", ma io inizierei ad usare un aggettivo diverso, famigerati.
Forse un pò di maggiore educazione civica non farebbe male alle generazioni che verranno, ma se non siamo noi i primi a DARE L'ESEMPIO chi?
Concludo riportando l'ennesima idiozia sentita ieri sera nel TG5, un nostro illuminato ministro ha espresso il suo parere in merito agli accadimenti di cui ho scritto dicendo "dovremmo limitare la libertà di uso di internet, è da li che nascono queste cose", avete mai sentito qualcosa di più bolscevico di questo? Quando si va verso l'omogeinizzazione del pensiero, con il controllo delle libertà, nascono le dittature fasciste o comuniste che siano.
E' molto più facile limitare che educare, vero ministro?

5 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Censurando alcuni commenti, peraltro civili e misurati, tu, di fatto, limiti "la libertà di uso di internet".
    E' molto più facile limitare che confrontarsi, vero guardiano?

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  3. Catone, spero che questa sia l'ultima volta che questo argomento viene toccato, forse non sono stato in passato abbastanza chiaro, me ne dispiaccio, colpa mia probabilmente.
    La natura del blog, lo spirito che mi ha spinto a crearlo, l'idea di fondo è quella di discutere dei post, commentandoli. Ognuno è libero di dire ciò che vuole. Ti ho dato atto di aver scritto delle cose interessanti, perchè era così, anche quando le mie parole potevano essere travisate e quindi oggetto di sottolineature. Ho già detto che non voglio solo lodi e se in futuro scriverò delle altre stupidaggini, sono pronto a cospargermi il capo di cenere e a chiedere scusa del mio pensiero fallato.
    Seppoi il commento, seppure civile e misurato, non è attinente, non ha senso farlo su queste pagine e lasciarvelo. Ci sono altre sedi, altri modi per intraprendere quelle discussioni, poi censurate, ma non qui.
    Forse si, limito l'uso di questo blog, ma non di internet, questo luogo esiste in funzione degli argomenti che vengono postati.
    Perarltro non puoi accusarmi di essere un desposta perchè queste pagine sono aperte al contributo e alle migliorie proposte da chi ha deciso di aiutarmi e questa mattina ne hai una dimostrazione con il nuovo box ANIME NUDE.
    Infine ho sempre detto, che chiunque voglia scrivere un articolo può farlo, infatti sono in attesa di pezzi che alcuni amici stanno redigendo.
    Davvero non penso di essere un tiranno su quest'isola, ma di lavorare avendo ben chiara l'idea di ciò che desidero e facendo in modo che si realizzi, non puoi condannarmi per ciò, non ledo la libertà di nessuno.
    Grazie della pazienza e per evitare equivoci, se avrai qualche altro rimbrotto personale da farmi puoi usare la mail del guardiano, il link è in fondo alla pagina. Non risponderò più alle domande personali, che saranno cassate immediatamente.

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  4. L'uso di un oggetto ne determina la valenza. Yng e yang sono insiti nell'uomo e no negli oggetti che usa per sua comodità. Poi in tutti noi c'è un pizzico di esibizionismo, condito di sano narcisismo, ma esporsi, esibirsi a tutti i costi non rientra nella mia idea di vita. Ciao guardiano

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