14 gen 2011

CONFUSIONE





La confusione è uno stato d'animo che in me si accentua e si moltiplica a dismisura da solo. Quando inizio a perdere l'orientamento mentale, tutto ciò che ne sussegue è puro caos.

Il fatto stesso di non essere presente a me stesso, di non essere pienamente cosciente e padrone delle mie azioni, perché qualcosa mi ha fatto perdere il senso della normalità, scatena automaticamente delle inconsce reazioni a catena, che ancor di più mi fanno smarrire la strada della normalità. Quelli in cui mi imbatto sono sentieri che non mi incutono timore, sono abituato di per me a non percorrere sempre la stessa strada, ma mi infastidisce l'idea che non sono io a comandare il mio corpo ma i miei malumori. Per mia natura voglio essere sempre, oltre che passeggero, anche autista della mia vita.

Ed è così in realtà che mi sento quando qualcosa fa schizzare in alto la lancetta dell'indignazione, un automa fuori controllo, un robot che ripete gesti automatici e che non riesce a dare un senso compiuto alle cose.
In momenti come questi ho quindi bisogno di staccare la spina o almeno di non creare nulla di nuovo, sarebbe troppo marcato il mio pensiero dalle mie elucubrazioni. Non sarebbero nemmeno più scarabocchi, ma geroglifici che nemmeno la stele di rosetta sarebbe in grado di decifrare.

Il problema è che dopo, scemato il nervosismo, trovo difficole riprendere la vita normalente, perché anche se mi sono quietato, anche se i valori sono tornati nei ranghi, non so mai dopo un impeto così forte come e da dove ricominciare. Dopo un momento così intenso, durante il quale ho marcato il terreno in maniera netta, la normalità non potrà mai essere quella che era prima, non è più la stessa.
Quindi mi chiedo sempre in questi casi da dove e come posso riallaccare i fili mentali che mi portano a sviluppare i miei pensieri?
E' davvero un bella domanda del piffero, forse dovrei vendere quei pezzi di coscienza e di cervello che mi portano a pormi tutti questi problemi. Un Ipad o un nuovo cellulare creano meno grattacapi e almeno lì hai un manuale delle istruzioni, perché poi le infamità della vita nessuna te le spiega prima e sei davvero impreparato sul come affrontarle.

A volte poi mi chiedo se la normalità è giusto che sia la quiescenza dell'anima, quella che vivo tutti i giorni o se invece dovrebbe essere l'indignazione e la rabbia? Perché poi motivi perché sussistano, se voglio ne trovo sempre. Forse alla fin fine sarebbe più giusta una perenne e inconcludente inca..atura o cosa?

La verità è che odio i contrasti e tutto ciò che è spigoloso. Per mio modo di essere adoro le sfere (chissà poi se questo è un retaggio del mio essere geometra, dell'aikido o di cosa), mi riconosco di essere concavo o convesso all'occorrenza, l'idea di vivere "perennemente arrabbiato" non mi appartiene.
Questo non significa che non ho idee o ideali, ma che so capire capire quand'è il momento di spiegare e quando è quello di arrabbiarmi e siccome questa seconda fase cerco di evitarla il più possibile, quando scoppia o per meglio dire deflagra, è caos ovunque, fuori e dentro di me.

Non posso trasformarmi in un cubo, visto che sono nato sferico, spero solo che i motivi perchè sale a galla la rabbia continuino a essere bellamente nascosti dai nostri bravi pennivendoli, ops scusate giornalisti.


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10 commenti:

  1. Secondo me la rabbia, l'aggressività vanno viste perché ci stanno dicendo cosa non va'. Sono quel carburante che ci porta alla riflessione, che ci fa vedere parti di noi che ignoravamo. Essere "centrati" porta con se tutti gli aspetti di spostamenti in alto, in basso e laterali. Se invece riesci ad essere senza un centro significa che hai trovato te stesso. Non hai bisogno di equilibrio perchè tu sei l'equilibrio tantomeno di essere concavo o convesso. Tutto parte dal conoscere se stessi... e ... lavorare.
    Quindi è giusto che dopo il ...normale non esiste più perché è il vecchio, il passato.
    Ovviamente è il mio modo di vedere le cose.
    Un abbraccio ed una splendida serata

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  2. I am

    Forse è bene, che dopoa grossa arrabbiatura, ci si rende conto che sono mutate le condizioni di normalità. Che la normalità è di fatto diversa, non più quella di prima.
    L'uomo e la donna che mutano il proprio essere, anche di poco, in base alle esperienze di vita, crescono. Le statue sono fisse e immobili per sempre, gli esseri viventi no.
    Però io preferisco rimanere al centro della mia sfera vitale, per essere comunque omnidistante da tutte le cose che voglio ne facciano parte.
    Allontanarmi anche da una sola di esse, non mi farebbe stare bene.

    Con stima e affetto

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  3. Ciao Guardiano!
    Curiosando nei blog che gli amici seguono mi sono imbattuta nel tuo e già al primo post mi sono incantata... Mi piace dove si scrive di emozioni... i vivo di quelle!!
    Ti seguo!

    Tu scrivi:
    "Un Ipad o un nuovo cellulare creano meno grattacapi e almeno lì hai un manuale delle istruzioni, perché poi le infamità della vita nessuna te le spiega prima e sei davvero impreparato sul come affrontarle."
    Vero l libretto di istruzione serve ma sapere in anticipo cosa ci aspetta, sa di noia, non ti pare? io mi sono arrabbiata tantissimo negli anni passati ma ho anche imparato a non fare mia quella rabbia! fatta la sfuriata mi lascia solo la pace.... Purtroppo non si può cambiare il mondo e si fa quel che si può... ma allora, a che serve serbar rancore se non c'è soluzione?
    Persona l'ardire ma l'emozione era talmente palpabile che on sono riuscita a stare zitta....
    Ciao,
    Sara

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  4. Innanzitutto ben arrivata, spero che quest'isola sia per te accogliente e che tu possa entrare a far parte in pianta stabile dei naufraghi che qui hanno "residenza", quanti più siamo, quanto maggiore è il numero delle voci che dialogano, migliore sarà il risultato.
    Ovviamente la metafora era ardita e si va a collegare con delle cose che ho detto già nei giorni scorsi, ma sostengo da sempre che non amo la routine e quindi ben venga l'imprevedibilità, sempre e come ho scritto anche oggi, sono io il primo che non percorre mai le stesse strade, mi annoierebbero a morte.
    A presto, spero

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  5. Grazie del benvenuto.. contaci che torno.. anzi a ben guardare ancora non me ne ero ancora andata! La notifica mi ha colto qua a casa tua! I tuo scritti e la musica.. mmmmh che pace qua da te!
    Tranquillo che si vede che non ami la routine, una persona capace di grandi emozioni non si accontenta della normalità! :-)

    Sicuramente a presto!!
    Sara

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  6. Se hai voglia, potrò anche, con il tempo, indicarti un percorso di recupero delle varie anime del blog.
    Ci sono scarabocchi di tutti i tipi, frutto della mente contorta "del guardiano".
    A presto

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  7. Grazie!
    Io ho iniziato a seguire i blog da poco tempo, non trovavo nulla, poi mi sono imbattuta in Tomaso e da li è iniziata la ricerca di persone con cui condividere le mie emozioni.
    Vivo qua da tre anni e dopo 5 anni di sud America, qua non riesco a fare amicizia, in una città chiusa dove la cosa principale è l'apparire... Ci ho provato ma non trovo nessuno che stimoli la mia curiosità. Allora spazio ne web alla ricerca di risposte, perciò se avessi voglia e tempo, sì, mi piacerebbero indicazioni... tanto!!
    GRAZIE!!

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  8. FINALMENTE E' TORNATO A GALLA

    La citazione che fatto e rifatto in questi giorni era tratta da AMEN di Lucio Dalla.

    Guardiano arteriosclerotico

    http://www.youtube.com/watch?v=bhY9-oL9-AY

    SARA

    Di fianco a destra c'è un elenco con i post di questo mese e quelli degli anni passati. Io penso che quasi tutto ciò che ho scritto dal maggio 2010 a oggi sia decente, ma anche tante cose precendenti siano leggibili. Inizia a casaccio dalla data che ti ho indicato.
    Se invece vuoi qualcosa di preciso, che so le poesie o i racconti fatti passione o le introspezioni potrò essere più preciso.

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  9. Ma grazie!! darò una curiosata in giro.. ma ti dirò; l'introspezione non mi dispiacerebbe, sono in pieno viaggio introspettivo e qualche idea per rifletter non mi dispiacerebbe!
    Grazie!!

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  10. rilassamento dopo post serio:
    2012

    Sara, non ti fare incastrare dal Guardiano, io ci sono cascata e sono giorni che peno sui suoi post e . . non finiscono mai! E non ti fare attirare dal "clicca qui" è un labirinto senza uscita.dopo 8 giorni sono riuscita ad arrivare solo qui ,tralasciando tutto per leggere1

    Guardiano, non mi puoi fare nulla, parlo dal futuro!

    Seriamente

    Si sta comunque dimostrando una bella esperienza, grazie Guardiano

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