4 lug 2011

LUNA NUOVA




Assente. Anche se io sono con gli occhi rivolti verso il cielo per scrutarne ogni angolo, lei non è qui.

Non c'è, ma io questo lo sapevo di già.  
Infatti il calendario segnava "luna nuova", in pratica assenza di ogni qualsiasi traccia nel cielo del nostro satellite. Però, pur sapendolo, eccomi qui, comodamente adagiato su una panchina isolata dal resto del mondo e con lo sguardo perso nel vuoto. 

D'altronde, non sono qui per osservare lei, questa volta no.

E' una splendida serata, come solo ad inizio di luglio se ne vedono. La temperatura è gradevole e si respira nell'aria una nota di dolcezza infinita, probabilmente figlia di qualche roseto cresciuto qui nelle vicinanze. 
In questo momento, sento che si adagia su di me la stanchezza, che non è solo la somma di tutte le frustrazioni di questa settimana che si sta concludendo, ma che è invece il peso di un intero anno di lavoro, che si sta concentrando tutto in questo singolo istante. 
Però, la sensazione di tranquillità, che si respira nella solitudine di questa serata estiva, mi ritempra e mi rinvigorisce.

Lascio così, che la pace della sera si appropri pian piano della mia anima e sento, che man mano che questo succede, i pensieri iniziano a colorarsi come un arcobaleno ricco di sfumature. Una macchia di colore, che lentamente prende forma, emozionandomi quando alla fine, davanti ai miei occhi socchiusi, ha la fattezza del sogno che ho nascosto dentro di me.

Che strana questa notte, buia e variopinta allo stesso tempo, una notte nella quale inseguo i battiti del mio cuore, cercando non solo di ascoltarne i  ruggiti, ma anche di capire dove mi stanno portando.
Inseguo così una traccia, rincorro una scia che disegna davanti ai miei occhi un percorso da seguire fino in fondo e senza paura.
Una strada che dovrò fare lentamente, con pazienza e perseveranza, ma mettendoci tutta la forza e l'ardore di cui sono capace. 

Perché in fondo, l'unico modo che conosco di vivere la vita è l'intensità, figlia di una passione senza fine. La stessa che mi muove ad inseguire ogni nuovo giorno, come se fosse il primo, come se fosse l'ultimo.



E  ANCORA OGGI




SAKINEH NON DEVE MORIRE


2 commenti:

  1. Io ho un posto meno romantico di una panchina,
    in cui mi accorgo che la luna è nuova,
    il mio terrazzo quando stendo o ritiro il bucato.
    Di solito ci guardiamo e mi dice: ancora tu?
    ma oggi non spettava a tuo marito?
    E quando non c'è parlo da sola,anche se sò
    di non esserlo.
    Hai fatto una bella descrizione di uno stato
    d'animo sereno e non........
    buona serata guardiano

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  2. Grazie, mi fa piacere, che attraverso le mie parole, arrivino le mie sensazioni.
    Baci nonnina

    RispondiElimina

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