Caro Gerry Scotti,
ho deciso di inviare a te quest'anno la mia lettera di Natale e se un giorno per davvero ti capiterà di leggere questi miei righi, come prima cosa è giusto che io ti spieghi perché l'ho indirizzata alla tua persona.
So bene, che questo tipo di missive, ha solitamente come destinatario Babbo Natale o Gesù bambino, ed è al secondo che ho scritto lo scorso anno, alla veneranda età di 41 anni.
Ora delle due l'una o l'affrancatura era insufficiente per raggiungerlo in Paradiso oppure sarà stato subissato da così tanta corrispondenza, che non mi ha degnato di alcuna attenzione. Infatti il 2011 è stato un anno a dir poco tragico, non per me personalmente, ma per l'umanità in generale.
Quindi per evitare folle inferocite alla mia porta, nel caso in cui si avverasse la profezia dei maya, ho creduto necessario di cambiare quest'anno perlomeno il destinatario, nella speranza di ripetermi il prossimo 22 dicembre, in un mondo simile a quello che conosciamo oggi.
Ovviamente ti starai chiedendo "Si, ma perché io? Perché con tanta gente che c'è in giro, proprio a me devi dare fastidio?". Ti spiego anche questo.
Vedi, sono uno di quei 100.000 e passa follower che ti segue su twitter e lì ho imparato ad apprezzare l'uomo, prim'ancora che l'artista. Ora, lo so da me che sono solo uno, in mezzo ad una marea di persone tale da riempire uno stadio, però sono anche uno dei pochi che segui e quando mi accorsi della faccenda, mi sentii come un unto dal signore.
No, non come quell'altro lì, io sono serio nell'affermazione, perché nell'istante in cui mi arrivò la notifica, mi sono sentito investito di attenzioni, da parte di una persona di cuore, un vero lord nell'animo.
Vabbè, poi saltai di gioia e urlai come un pazzo per 15 minuti buoni, ma questa è un'altra storia, che non interessa a nessuno.
Certo, quando uno scrive la letterina di Natale, di solito lo fa per esprimere uno o più desideri, richiedendo dei regali e questo ovviamente non mi è possibile in questa circostanza.
Non ti posso domandare di guarire miracolosamente del tutto il piccolo Gavino, del quale noi qui abbiamo adottato le visite mediche, ma è bello usare questo mezzo, per poter comunicare ai miei amici che il nostro piccolo angelo non è più soggetto alla chemioterapia e che adesso potrà spostarsi per ricevere le restanti cure che gli necessitano, anche grazie al nostro contributo.
Eppoi, seppur sapendo che sei sempre attento alle problematiche dei meno fortunati, non credo che l'imposizione delle mani, per la guarigione miracolosa, è una delle tue doti nascoste.
Certo, potrei sperare in aiuto nascosto, se un giorno mi dovessi trovare di fronte a te nelle vesti di concorrente ad un tuo quiz, ma sono anche conscio e consapevole della mia beata ignoranza e preferisco perdere da casa la faccia in solitario, che lì in studio, con milioni di persone a guardarmi.
Trasformare un quiz in uno spettacolo comico, non è la mia più grande aspirazione per la vita.
Quello, che però posso chiederti con questa lettera e che non ti costerà nessuno sforzo, è di rimanere esattamente te stesso, quel signore che con garbo e ironia risponde a tanti di noi, quando ne ha tempo e che con la stessa cifra stilistica entra nelle case degli italiani, per regalare loro un po' di sano svago.
La Tv, in questi tempi duri e difficili, è sempre di più un modo, che tanti di noi usano, per staccarsi dalle brutture del quotidiano e cercare un'isola di serenità dove rifugiarsi. Quando poi si incontrano persone, che fanno una Buona TV, ad esse ci si affeziona come se fossero dei parenti.
Sei quindi, inconsciamente, un'ancora di salvataggio dalle difficoltà che la vita ci pone dinnanzi ogni giorno e a me personalmente, basta sapere che ci sei e che qualcuno trae gioia dalla tua presenza sul piccolo schermo, per sentirmi bene di riflesso.
Tu Virginio sei nipote di contadino e figlio di operaio, conosci il significato vero del peso che il lavoro reca sulle spalle di chi si è faticato la propria paga e personalmente penso che la speranza che doni a tutti indistintamente, di poter cambiare anche se solo di po', la propria esistenza, non ha prezzo.
Quindi, questi miei righi, non sono solo un modo che chiederti qualcosa, ma anche per ringraziarti per quello che fai in pubblico e anche per le buone azioni che non pubblicizzi, ma che di tanto in tanto ci hai mostrato con i tuoi tweet.
Non so se mai leggerai questa lettera e seppure facendolo sei poi arrivato sino in fondo, ma se mosso da un moto di compassione sarai giunto fin qui, ti auguro affettuosamente, di cuore, un felice Natale.
Il guardiano
A voi naufraghi, devo due parole.
Forse la cosa in se per se vi sarà sembrata a dir poco strana, ma conoscendomi, sapete bene che sono il re delle bizzarrie e mi avrete perdonato. Voglio però spiegarvi il motivo che mi ha spinto a scarabocchiare questa lettera.
Vedete, mi ha colpito una frase che il signor Scotti ha pubblicato sul suo account, alcuni giorni fa
"fai del bene in silenzio e se te lo ricordano, arrossisci"
è una bella massima e credetemi, per davvero lui è così e mi sono sentito, quasi in dovere, di ringraziarlo pubblicamente per quello che è, un vero Uomo e la u maiuscola non è un errore di battuta.
P. S. Ho una piccola sorpresa in serbo, relativamente a questo post. Se mi seguirete ancora, durante la giornata, la scoprirete
Il numero di postepay, su cui effettuare i versamenti a favore di Gavino è
5299 4806 1380 6820
Intestata a Orsolina Deriu
C. Fisc DRE RLN 67M61 G924V
REGALIAMO UN POSSIBILE FUTURO A GAVINO, TUTTI INSIEME.
E ANCORA OGGI
- DEEJAY CHRISTMAS - Baffo natale clicca qui 22 DICEMBRE 2011
- LETTERA A GESU' BAMBINO dic 2010 clicca qui 23 DICEMBRE 2010
REGALIAMO UN POSSIBILE FUTURO A GAVINO, TUTTI INSIEME.