C'è un momento, nell'arco della giornata di tutti noi, in cui difficilmente ci concediamo il lusso di mentire a noi stessi. E' quell'attimo in cui, dopo esserci tolti di dosso tutti gli abiti e le personalità che indossiamo, restiamo soli con noi stessi e facciamo il resoconto della giornata appena finita, tracciamo le linee guida di quella che dovrà nascere di lì a breve, accendiamo o spegniamo le speranze per il futuro prossimo.
E' l'attimo prima di dormire.
Nella solitudine del letto non abbiamo bisogno di atteggiarci, di promuoverci, di creare un personaggio ad uso e consumo del prossimo. Lì tutto è ovattato, tranquillo e stiamo per scivolare lentamente verso il sonno, così che le barriere difensive sono ammainate a tal punto, che tutto è verità.
Il letto, che è un luogo deputato principalmente ad accogliere il nostro sonno, diviene così il posto dove sempre più spesso ci ritroviamo finalmente faccia a faccia con il nostro io e con esso dialoghiamo sinceramente. Infatti è nella solitudine di quello spazio così angusto, che tante volte troviamo la forza per prendere coscienza delle verità, che alla luce del giorno solitamente ci nascondiamo, per paura o altro.
Effettivamente, se ci si sente soli in quel momento, pur avendo affianco qualcuno con cui condividiamo il nostro talamo, forse quello è un segnale per iniziare a prendere coscienza del fatto che quel rapporto è ormai morto, mentre, se invece avvertiamo distintamente nel silenzio della stanza, un cuore che batte all'unisono con il nostro, anche se poi realmente è distante centinaia di chilometri, abbiamo la prova che quella donna non è un diversivo per la nostra mente, ma è la necessità primaria di cui abbiamo bisogno per vivere.
In quei momenti non abbiamo la necessità di mentire, perché la bugia è qualcosa che raccontiamo a una qualsiasi altra persona al mondo, per far credere ad essa qualcosa che non è vero, ma lì non ci ascolta nessuno, nessuno ci sente e quindi, quell'esame di coscienza è davvero puro, immacolato e dovrebbe fornirci delle risposte alle domande che altrimenti nemmeno avremmo il coraggio di porci durante il restante arco della giornata
Per molte settimane, in questi ultimi mesi, ho trascorso tante notte insonni. Si, ci sono le preoccupazioni legate al mio non lavoro, a questo mese che è trascorso inoperoso, ma so per certo che quell'insonnia nasceva da qualcosa che era successo prima e ho sempre saputo a cosa era legata, perché quando una persona, senza fare nulla di speciale, semplicemente esistendo, ti sconvolge l'esistenza regalandoti emozioni e sensazioni che credevi fossero buone solo per i film, ecco lì è difficile prendere sonno, hai mille altri pensieri e desideri che affondano le radici dentro di te e tu sei lì a curare una ad una tutte quelle pianticelle, perché sai che prima o poi ti serviranno per raggiungere lo scopo che ti stai prefissando, che è semplicemente renderla felice e intendo ribadire il concetto, non RENDERLA serena, ma FELICE.
Ecco, da quando ho preso coscienza di ciò che desidero, il mio incontro con la parte più nascosta di me si svolge sempre nello stesso modo, con un sorriso ed un bacio, che parte leggero dalla mia bocca e che volando velocemente, giunge sulle labbra di chi mi ha rapito il cuore.
Perchè l'amore non si può fingere, soprattutto con se stessi.
Buona sera a te,guardiano del faro,volevo complimentarmi per tutto ciò che fai,non mi riferisco solo alla solidarietà,ma la maniera semplice ed emozionante con la quale esprimi i tuoi pensieri,mi ritrovo perfettamente,specialmente con i video,che posti,escluso ramazzotti,non rientra nei miei gusti,ma per il resto,Dalla,Cammariere,De Crescenzo,vorrei omaggiarti con il mio cantante Zero,titolo Inventi.Buona Pasqua...
RispondiEliminaciao sono sempre io la zerofolle,in risposta alla tua conclusione finale nel testo,ovviamente una poesia di renato zero"Ed io ti seguirò"notte guardiano.....
RispondiEliminaX te "ACCADE" Renato Zero......molto bella,notte guardiano....
RispondiEliminaBuongiorno Signor guardiano del faro,questa mattina mi sono svegliata,pensavo,quale miglior rimedio per rilassarsi,ascoltando il grande Maestro Ennio Morricone,sulle note di.....C'era una volta il west,da pelle d'oca,ma vorrei dedicarle Signor Guardiano se mi è lecito un'altra,spero Lei abbia visto il film...."La leggenda del pianista sull'oceano",credo conosca la storia...ecco,io cambierei il nome del blog,non più guardiano del faro,ma...così.Buona vita,da Zerofolle.
RispondiEliminaOddio, signor guardiano? ma no, dai, guardiano ci sta perché non conoscete il mio nome, ma signore mi fa sentire vecchio e per fortuna non lo sono ne per lo spirito ne per l'anagrafe.
RispondiEliminaAmo il cinema, conosco il film, ma mi sono affezionato al guardiano.
Buon pomeriggio Guardiano del faro,sono tornata da poco a casa,ma prima,ho ascoltato un pochino di musica,tra le tante oggi ho scelto Barbara Streisand,"The way we were",dedica speciale....x te...credo ti piacerà.ciao dalla zerofolle
RispondiEliminaQuesto scritto e' meraviglioso..il mio letto lo considero un isola..l isola che nn c'e'...dove naufraga solo chi voglio...quindi L amore vero!..e poi pensieri,parole,opere,omissiomi....oppure bacio,lettera o testamento...puoi giocare a cio' che vuoi..crearti favole o piccoli attimi,dirti biugie o riflettere su quando le scopri,puoi piangere a dirotto o ridere alla follia...e giocare a cuscinate ..amo la mia isola ...ciao Guardiano
RispondiElimina(Mamma mia quanto parlo)
PER ERRORE HO CANCELLATO QUESTO COMMENTO, LO RECUPERO COSI
RispondiEliminaIO e la luce delle "lampade di sale"... Che amo.. SIS