2 feb 2011

FORTUNATO





Sono un uomo fortunato.

Si, mi sento davvero fortunato, ho due gambe che ancora mi portano a spasso, un paio di scarpe comode, una sciarpa e un cappello che con il freddo di questi giorni sono sempre graditi e in più la voglia di consumare tutti questi oggetti sacrificandoli sull'altare della mia sana curiosità, quella smodata voglia di vivere e di conoscere il mondo che mi circonda.

Del piacere che ricavo dal passeggiare, ponendo attenzione a chi o a cosa mi circonda, le pagine di questo blog ne sono ormai piene. Si sprecano i post che ho scritto su quest'argomento, però poi alla fine "la scoperta" era sempre circoscritta ad una stradina o un nuovo percorso, ma il tutto comunque nell'ambito di una città che conosco. Ieri sera invece, mi sono cimentato nella scoperta di un intero paese o giù di lì, ovviamente.

Per me, la città delle concerie, era sempre stata un'uscita su un raccordo autostradale, un cartello che avrò visto migliaia di volte all'ingresso o all'uscita di una galleria, a secondo ovviamente del senso di marcia.
Ieri quel segnale è diventato un luogo fisico, un ricordo da associare a quel cartello.

Non so se per te naufrago è la stessa cosa, ma quando so che devo affrontare un'esperienza mai vissuta nel passato, i miei sensi si acuiscono, tutto il mio essere è concentrato ed attento e nulla mi sfugge. E' così da sempre e ieri mi ha portato a notare dei dettagli, sicuramente banali, ma ai quali mai avevo fatto caso in precedenza.
Devo riconoscere che in ciò mi ha aiutato il fatto di aver deciso di affidarmi al vecchio metodo della richiesta di informazioni agli abitanti del luogo, relegando Google maps in un angolo del mio smartphone. Questa fortunata decisione, mi ha permesso di osservare con attenzione il "mondo che mi circondava".

I negozi per esempio, mi sono reso conto che nella maggior parte dei casi sono intercambiabili tra di loro.
Una farmacia di qualsiasi luogo di Italia è simile, se non proprio identica ad una sua omologa e se per le macellerie e similia ci sono delle leggi ben precise che ne regolano anche il colore e le dimensioni delle mattonelle, perché le farmacie arrivano a scegliere tutte le stesse luci e lo stesso arredo? Sembrano realizzate con lo stampino.
Per non parlare poi delle banche, per quanto vogliono essere centrali, riescono sempre a posizionare il bancomat nell'antro più oscuro e nascosto di cui dispongono. Certo capisco la necessità della privacy di chi opera, ma la sicurezza dello stesso nei confronti di un malintenzionato non conta? Mah.

A prima vista quindi uno si potrebbe anche dire "visto un paese, visti tutti", invece non è così, perché se poi si allarga lo sguardo e si pone attenzione all'intero contesto nel quale stiamo camminando, vengono fuori le meraviglie.
Nel momento stesso in cui il negozio diventa un locale da "posizionarsi" nell'ambito di un palazzo, che insiste a sua volta su una piazza o una strada, è quello l'istante in cui si prende coscienza di quanto sono belli i nostri paesini.

Ho visto ieri sera un gran bel centro storico, dovutamente illuminato, tenuto bene ed inoltre pulito e anche se il colore di alcuni palazzi è a mio avviso "troppo moderno", il rivestimento in pietra ad opera incerta, che insisteva lungo tutto il perimetro degli stessi, mi ha piacevolmente colpito.

Ieri pomeriggio, nonostante il vento freddo che mi gelava il viso, mi sono davvero divertito a camminare e a scoprire così nuovi angoli di un mondo che non conoscevo e finchè questa possibilità sarà ancora alla mia portata, questo è un piacere che difficilmente mi lascerò scappare.

Si, inutile nasconderlo, sono un uomo fortunato.



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3 commenti:

  1. ciao giovanotto....non mi son scordata di te,c'è che nella mia isola tutto è lento,anche avere una nuova linea telefonica,ma prima o poi ci riuscirò,,,,,
    quando mi trovo a camminare a piedi o in bici per la mia città,immagino a volte di essere
    in un'altra città, in questo modo stò più attenta ai particolari che diversamente per abitudine non noto..
    ho poco tempo di gironzolare a piedi,di solito per lavoro mi sposto in auto,
    e spesso guido come se avessi il pilota automatico:-))))
    tranquillo :-)))non ho mai investito nessuno...
    buona serata ragazzo fortunato.....a presto in una bolla di sapone,,,,piaciuta!!!!!!

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  2. Nonnina siamo coetanei, non lo dimenticare e poi siamo giovani non solo fuori, ma anche dentro.
    Lo spirito dell'avventura è quello che mi ha fatto scrivere l'ennesimo post inmperniato intorno ad una passeggiata, troverai poi con il tempo altri scritti simili. Non bisogna per forza andare all'avventura per scoprire qualcosa di nuovo.
    Per ciò che concerne la linea del telefono vedila così, il tuo operatore sa già che sprecheresti parte del tuo inutilmente, leggendo i miei scarabocchi, lo fa per farti fare qualcosa di utile e impegnato.
    Bella la metafora della bolla di sapone come rappresentazione del mio essere sognatore, ti dico la verità? una botta di c..o :-))))

    RispondiElimina

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