20 feb 2012

L'AMMIRATORE SEGRETO - Capitolo 1





Certo, in un periodo in cui è facile pensare che talune azioni potessero nascondere qualcosa di losco o comunque un secondo fine poco pulito, quei gesti erano stati di sicuro strani, ma lei sin dal primo momento vi aveva colto una nota di tenerezza e tanta pulizia, che l'aveva coinvolta emotivamente. Non aveva mai percepito, in nessun istante, la sensazione che potessero nascondere un qualsiasi pericolo. 

Erano stati contemporaneamente fuori dal tempo e moderni. Un mix letale, in grado di solleticare sempre e comunque la parte curiosa che si cela dentro ad ogni donna, ed ora che stava per raggiungere la sua meta, seguendo le luci di quello strano vicolo, non si pentiva affatto di aver dato retta all'istinto che l'aveva portata fino a lì.




Tutto era iniziato in una maniera semplicemente sconcertante. 

Uscendo dal suo ufficio per la pausa pranzo, aveva trovato una splendida rosa rossa dal gambo lunghissimo, appoggiata sul parabrezza della sua auto ed ad accompagnarla un biglietto, con su scritto a mano, con un bell'inchiostro blu, soltanto una

D

Non aveva mai avuto un fiore preferito, perché lei aveva sempre amato la natura e tutto ciò che potesse in un qualche modo ricordargliela, ma doveva ammetterlo, quella rosa era davvero splendida.
Soprattutto, era evidente che non era stata soltanto acquistata, ma era stata scelta con estrema cura, perché era allo stesso tempo bella e delicata.

La prese delicatamente, facendo atenzione a non pungersi, annusò il biglietto che emanava uno splendido profumo e si accorse che il fiore doveva essere stato appoggiato sul vetro della sua auto per pochissimo tempo, perché seppure ancora pallido il sole che iniziava a fare capolino dopo le nevicate dei giorni precedenti, era già caldo, mentre tutti i petali erano ancora carichi di quella rugiada che il fioraio spruzza, prima di consegnare un fiore ad un cliente.
Si voltò di scatto, guardando intorno a se e cercando di scorgere tra i passanti qualche sguardo interessato, ma non c'era nessuno che la stesse guardando, anzi per strada c'era solo un anziano signore con una faccia che le ricordava un attore del cinema che fu.

Era da sola, lei e il suo omaggio.

Rimase delusa, sperava di capire immediatamente chi poteva essere stato a farle un omaggio del genere, ma niente. 

Pensò al suo ex compagno, ma non trovava che ci fosse nessun nesso logicotra di lui e quella D. Anzi ad essere sincera, non trovava che ci fosse nessun legame tra di lui e un regalo inconsueto, aveva spesso dimenticato anche le date importanti del loro rapporto e per dirla tutta, i soli regali che le aveva fatto, coincidevano quasi sempre con delle azione di cui doveva farsi perdonare. 

No, lui era da escludere a prescindere e allora chi poteva essere quel suo ammiratore segreto?

Per un attimo si bloccò, persa ad ammirare il rosso vermiglio di quei petali, valutando l'ipotesi che si potesse trattare di uno sbaglio, ma subito scartò l'evenieza. La sua  non era un'automobile comune, chi aveva appoggiato lì quel fiore, voleva che arrivasse a lei e solo a lei. 

Non era un errore, quella rosa era sua.

Decise allora di aspettare, perché da che mondo è mondo, chiunque fa un regalo, in qualche maniera fa in modo che a lui si possa risalire, per potersene poi prendere il merito.

Di una cosa però era certa, quella rosa avrebbe fatto bella mostra di se sulla sua scrivania, di fianco al pc, un po' perché le piaceva davvero tanto e un po'  perché così sperava di capire, se qualcuno guardandola, aveva una reazione strana negli occhi. 

Doveva risalire all'idendità segreta del suo ammiratore e non si sarebbe fatta scrupolo di usare qualunque mezzo a sua disposizione.




SAKINEH NON DEVE MORIRE