La notte era trascorsa serenamente.
Aveva preso una decisione prim'ancora di mettersi a letto e ci aveva dormito su, convinta di aver scelto per il meglio. Era così convinta di aver fatto la scelta giusta, che quello era stato un vero e proprio sonno ristoratore, lasciandosi così alle spalle tutti i fatti reali e onirici, che l'avevano vista coinvolta nei giorni precedenti.
Ormai l'aspettava il futuro, che sarebbe partito dalla meta del suo prossimo viaggio.
Dopo essersi preparata, prese la sua copia di Leggiadra stella dal comodino, lo mise nella tasca esterna della sua valigia e si diresse a Malpensa, dove s'imbarcò per Roma.
Il suo volo giunse puntuale allo scalo romano, salì di corsa su un taxi e si fece portare al suo solito albergo, dove aveva già prenotato da tempo una camera.
Non disfò nemmeno i bagagli, con la borsa da lavoro piena di documenti si recò al suo primo appuntamento. Le solite chiacchiere di sempre non l'affligevano più di tanto, vi passò sopra leggiadra, doveva uscire via di lì velocemente e così fu, declinando gentilmente l'invito a pranzo che le venne rivolto.
Aveva un impegno più importante, a cui non poteva derogare, ed era proprio lì dove si trovava adesso, Piazza di Spagna, la casa di John Keats.
Vi passò dinanzi lentamente e la guardò come se fosse la prima volta che la vedesse, notò la targa dedicata al poeta inglese, ma passò diritta, lì dentro sarebbe entrata solo dopo.
La giornata era magnifica, uno splendido venerdì di febbraio, che però sembrava strappato via da un giorno di primavera. Sui gradini era assembrata la solita strana varietà di generi umani, lei ne scelse uno, proprio di fronte alla finestra da cui JK poteva affacciarsi e si sedette, prese dalla tasca del soprabito la sua copia di Leggiadra stella e rilesse la dedica.
No custode lei rimane con me a ricordo di quest'avventura, ma il destino del libro è del tutto diverso e si immerse così nella lettura della lettera, che più di altre l'aveva stravolta emozionandola come una bambina.
Mia cara Fanciulla, ti amo sempre, sempre e senza riserve. Più ti conosco e più ti amo. In ogni caso - anche le mie gelosie non sono che angosce d'amore; nell'accesso più violento avrei voluto morire per te. Ti ho vessata troppo. Ma per amore. Posso forse evitarlo? Tu sei sempre nuova. Il tuo ultimo bacio è sempre il più dolce, l'ultimo sorriso il più radioso, l'ultimo gesto il più leggiadro. Quando ieri sei passata sotto la mia finestra, ero colmo di ammirazione, come se ti vedessi per la prima volta......
La suoneria delle mail si fece sentire insistentemente, ma nessuno doveva disturbarla in quel momento. Adesso era quasi pronta e quella lettura doveva completarsi, perché tutto fosse compiuto
Nessuna prospettiva avversa è in grado di distogliere da me i tuoi pensieri per un solo momento. Ciò potrebbe essere motivo di dolore oltre che di gioia - ma di questo non voglio parlare. Anche se non mi amassi io non potrei nutrire per te che una devozione totale: quanto più profonda devo quindi sentirla, sapendo che tu mi ami.
Mai una mente più inappagata e più inquieta della mia fu posta in un corpo troppo piccolo per contenerla. Mai ho sentito la mia mente riposare con gioia totale e serena su alcuna cosa - su alcuna persona tranne te. Quando sei nella stanza, i miei pensieri non fuggono mai dalla finestra: tutti i miei sensi si concentrano su di te.
Si fermò a godersi per un attimo il caldo sole romano, asciugandosi la lacrima che le solcava il viso. Era la prima volta che piangeva in quei giorni, ma le serviva per farsi forza, stava per mettere la parola fine su un capitolo della sua vita, seppellendo così il ricordo di un uomo capace di magnifiche follie per amore.
Si, era davvero finita.
Si alzò e iniziò a scendere lentamente quei pochi gradini che la separavano dal portone, automaticamente mise mano alla tasca e diede un occhiata alla mail e quasi ebbe un mancamento, quando lesse chi le aveva spedito l'ultimo messaggio di posta elettronica.
Però un attimo prima di chiudere quel libro, scrisse una frase sulla seconda di copertina
Il racconto è bellissimo, come sempre hai superato te stesso...ma.... ho pianto tanto!!!..avrei voluto un lieto fine!!!
RispondiEliminami piacerebbe conoscere anche l'altro finale, per curiosità e perchè spero sia un lieto fine, ne avrei bisogno per consolarmi in un periodo non dei migliori.
RispondiEliminaTRATTO DA FACEBOOK
RispondiEliminaLunamarghy Marghy
Bello toccante ma soprattutto vero...è scritto sulla pelle ed ha scriverlo è il cuore...hai superato tutte le aspettative ...Grazie
L'altro finale è un omaggio riservato e particolare.
RispondiEliminaNon lo renderò pubblico, mi spiace.
TRATTO DA FACEBOOK
RispondiEliminaElena Cla
sei riuscito a farmi piangere, vai a spiegare a mio figlio perche la mamma piange davanti al pc davvero molto bello , complimenti
un racconto bellissimo , ogni giorno che passa sei sempre più bravo complimenti......♥
RispondiEliminaFinalmente sono riuscita a leggerlo dopo un epidemia di influenza che ci ha decimato. Bellissimo racconto, hai raccolto un pò tutti i tuoi scritti e gli hai dato il finale che mi aspettavo, mi sarei meravigliata se gli avessi dato un finale diverso. Ormai credo di conoscerti un pò e so che nn ti piacciono i finali lieti . Complimenti, un abbraccio
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