21 feb 2012

L'AMMIRATORE SEGRETO - Capitolo 2




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Erano passati ormai alcuni giorni, senza che succedesse nulla. Del suo ammiratore si erano perse le traccie e nessuno dei suoi collaboratori o dei suoi clienti aveva lasciato trasparire una benché minima emozione, guardando quel fiore, che faceva bella mostra di se.

Era dispiaciuta. Più erano passati i giorni e più aveva colto tante belle sfumature in quel gesto di cui era stata fatta oggetto.

Il biglietto, che era stato profumato, denotava grande attenzione ai particolari. La D che era stata scritta a mano e con un carattere non comune. L'inchiostro blu, che a lei piaceva in modo particolare. Insomma, quelli erano tutti segnali, che non era un'azione casuale, ma un gesto curato in funzione sua e a lei quell'idea piaceva tantissimo.

Adesso però il fiore stava appassenndo inesorabilmente, sotto il segno dei giorni che passavano.
I contorni dei petali stavano perdendo il loro splendido colore rosso, lasciando il passo ai primi segni di morte e a malincuore, dentro di lei, si faceva largo l'idea di doversene separare.

Le dispiaceva immensamente, ma quella sera stessa l'avrebbe dovuta toglire dal quel vaso.


Il secondo trillo del campanello le fece rendere conto che era rimasta sola e che avrebbe dovuto aprire lei la porta.

Era il postino, che con un sorriso strano le porse la corrispondenza del giorno.
Nel suo studio ricevevano molta posta, per quello veniva recapitata loro a mano e quell'uomo era comunque sempre molto allegro, per questo non fece caso più di tanto a quella sua strana ilarità.


Aprì la corrispondenza dei suoi clienti, poi passò alle fatture, ed infine alle bollette. Per ultime, come di consutuidne, sfogliò le riviste, che seppure a la tenevano informata sull'evoluzione del suo settore, spesso e volentieri erano solo un ricettacolo di pubblicità inutile.
Per finire degnò di nota quello strano pacchetto, che era comparso per ultimo.


Mittente:  

D

Seconda stella a  destra
questo è il cammino
e poi diritto fino al mattino.

Poi la strada la trovi da te
porta all'isola che non c'è



Di nuovo quella D, la stessa dell'altra volta e istantaneamente sentì un brivido percorrerle la schiena e quella strana frase, tratta da una vecchia canzone di Bennato, chissà cosa voleva significare?


Guardò la busta con più attenzione, si era fatta di colpo pesante e si rese conto in un attimo che non c'era l'affrancatura. Qualcuno l'aveva consegnata a mano direttamente al postino e adesso lei aveva finalmente un indizio per capire chi fosse il suo ammiratore segreto.
Se in quel pacco non ci fossero state informazioni sulla sua natura del suo spasimante, il giorno dopo il postino avrebbe parlato.
Però poi la curiosità prese il sopravento e apri la busta. Dentro c'era un libro.





John Keats

LEGGIADRA STELLA


Ricordava bene quell'autore e di come lo aveva conosciuto. Dell'uomo che per primo l'aveva introdotto a lui e al suo amore struggente per la bella Fanny. Non aveva recuperato più il film di Jane Campion che ne narrava la storia, perchè nel frattempo lui era uscito dalla sua vita.

Aveva deciso che era meglio così.

Era stata una scelta difficile, sapeva che quell'uomo era in grado di renderla felice come mai nessun altro al mondo, ma non aveva avuto nessuna voglia di imbarcarsi in una storia che avrebbe puntato tutto sul futuro, regalandole un presente difficile da gestire e lui, proprio in virtù di quel suo dichiarato amore, aveva compreso le sue ragioni e si era fatto da parte.

Doveva riconoscerlo, dopo tutto questo tempo, quello era stato un gesto antico e nobile, come d'altronde lo erano quelli dell'ammiratore segreto, però era certo che non poteva essere lui.

Troppo distante fisicamente, non poteva e poi in fondo si sarebbe firmato con quello che era il suo pseudonimo.


Il Guardiano


Niente a che vedere con quella strana D

Prese il libro tra le mani e subito sentì che emanava lo stesso profumo del biglietto.
Iniziò a sfogliarlo e trovò  la dedica. Come aveva fatto a non pensarci prima, ogni libro regalato la reca. Aveva perso dei secondi preziosi a gingillarsi con i suoi pensieri, mentre  poteva leggere subito qualche nuovo indizio che poteva rivelarsi utile


Spero che la rosa
possa continuare a farti compagnia
riposando tra queste pagine
cariche dell'amore
che John portò a Fanny
fino alla morte.

D



Rimase senza parole, le aveva letto nel pensiero......

Era anche sbalordita, perchè è vero che si aspettava un nuovo gesto, ma non era riuscita ad immaginare nulla che potesse avvicinarsi nemmeno lontamente a quello. Aveva ricevuto in dono la storia di un amore immortale, solo per omaggiarla e quel gesto, nello stesso tempo, era in grado di tenerle compagnia, come se quell'ammiratore segreto volesse materializzarsi lì con lei e leggerlo insieme, come novelli Paolo e Francesca

Sentiva il suo pensiero accanto e la cosa non le dispiacque affatto.

Si ripromise che la sera stessa avrebbe iniziato a leggerlo, ma non mantenne fede a quell'azione.
Due ore dopo aveva già completato la lettura e adesso che era ubriaca ancor di più di quell'amore romantico, quello stesso che sognano da piccole tutte le donne del mondo, adesso lei doveva sapere assolutamente chi era il suo ammiratore segreto.


SAKINEH NON DEVE MORIRE