ruota questa vita mia
stare sempre lì sospeso,
che pazzia.
La stanchezza non la sento,
ma ogni tanto
muoio un po',
lo vuoi pagare tu
il mio conto?
La prudenza mi ha salvato,
ma il sospetto ancora c'è,
strafelice d'aver dato
tutto me.
Quanta gente che ho incontrato
bella e brutta umanità
conta la qualità,
il modo con cui
si offre amore.
State lontani dalle mie finestre,
voi che inseguite
certe fantasie,
nella testa un pensiero solamente.
Per carità,
godetevi la vita, per carità.
Diffido di chi ostenta sicurezza,
chi è convinto d'amare
e invece, no.
La verità,
la tua, la mia,
basta che il cuore,
trovi casa sua.
Sono vivo per fortuna,
ma un cecchino è sempre là,
spero tanto trovi pace,
chi lo sa?
L'arroganza in fondo piace,
il rispetto invece no,
fuori la faccia tua,
ti sfido!
Ancora non hai visto niente,
i prodigi e le alchimie,
quanti viaggi ho ancora in mente,
quante idee
e l'amore è lì presente,
ogni istante che vivrò,
le botte che ho preso io,
per cambiare il destino
e tu dov'eri?
Grazie ma, se non voglio,
non mi spoglio
e quando accade, lo decido io,
ci metto la passione e l'intelletto
nel letto mio,
modestamente, un'artista son io.
Più passa il tempo
e più mi meraviglio,
gioisco quando c'è una novità,
"coltivati il tuo orto"
è il mio consiglio.
L'amore poi,
decide lui,
con chi dividere la vita, sua.
Vuoi sapere chi ha pagato il conto mio?
Io!
ahahaha bella guardiano!
RispondiEliminaHai aggirato il patto?
Ti faccio i miei complimenti, davvero, sei geniale, tutto il mio rispetto.
canzone stupenda.
A noi... ci piace fare "alla romana" ;)(ihihihihi...ihihihi)
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