BEFFARDO

Tutte le grandi storie d'amore, che ci sono state tramandate attraverso la letteratura e hanno un posto speciale nei nostri cuori, passano attraverso la sofferenza o  la difficoltà che gli amanti incontrano nel dare concretezza al loro rapporto.
Penso ad Ulisse e Penelope, penso a Cleopatra ed Antonio, penso a Romeo e Giulietta e potrei continuare con tantissimi altri esempi. Ecco, probabilmente, nella sofferenza i grandi autori trovano l'ispirazione per dare ancora più forza al sentimento che descrivono.

Ed è avendo ben presente questo, che quando ieri ho letto la  poesia che segue, mi sono emozionato.
Ci ho trovato la voglia di amare, il desiderio, la passione e la paura, quasi la certezza, che un giorno tutto ciò potrebbe vanificarsi o sparire.

Mi ha colpito e senza chiedere permesso l'ho copiata e ve la propongo, speranzoso di non essere mai citato in giudizio per la violazione dei diritti d'autore e forse anche della privacy.

Cerco quindi di mitigare l'eventuale ira funesta di chi l'ha scritta, aggiungendo la speranza che mi ha indotto a farvela conoscere. Mi auguro, che questi amanti, possano dare compimento al loro sentimento e che tale rimanga per tutto il tempo che la vita glielo concederà.

Anima a metà
 la mia,
 ma che
 con la tua,
 insieme,
 ora
 vibrano all'unisono.

Vita a metà
 la mia,
 ma che
 con la tua,
 insieme,
 ora
 si vivono
 si cercano
 si amano come possono.




Vite a metà
 le nostre,
 che anelano
 a un futuro
 insieme
 ora,
 ma che
 lontano,
 lui
 beffardo,
 sorride.

E  ANCORA OGGI

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