17 mag 2012

INFANTILMENTE






In questi ultimi giorni una serie di immagini si sono fissate spontaneamente dentro di me, ognuna indipendentemente da tutte le altre e senza che all'apparenza avessero un solo legame logico che le le unisse.
Te le racconto.


Ero in giro per la mia città, passeggiando come al solito con la testa tra le nuvole e lungo la mia strada ho incrociato due giovani ragazzi, poco più che adolescenti, che con la sfrontatezza che solo i quindicenni sanno avere, si scambiavano teneri e appassionati baci, incuranti non solo di chi gli camminava affianco, che avrebbe potuto riconoscerli, ma infischiandosene dell'intero pianeta terra, perché l'unica cosa che desideravano al mondo, in quel momento gli apparteneva;


Ho visto un bambino, con poco più di quattro anni di vita, rincorrere un pallone e colpirlo di destro con tutta la forza e la gioia che aveva dentro, immaginando poi di trafiggere con il suo potente tiro un fantasmagorico portiere, liberando subito dopo un urlo carico di tutta la sua infantile felicità, per la rete appena segnata;


E poi ho notato lo stupore disegnarsi, poco alla volta, sul volto di una persona che approcciandosi alla lettura di alcune poesie, non riusciva in nessun modo a capacitarsi che l'autore delle stesse fosse seduto accanto a lei, che quelle parole erano frutto della mia sensibilità;


Tre situazioni diverse, tre circostanze, che tra di esse non presentavano a prima vista un vero punto di contatto, fino a quando non mi sono reso conto, di botto, come per incanto che invece erano tutte figlie della stessa emozione, la meraviglia.
Tutti si stavano infatti approcciando a ciò che gli stava succedendo, con quell'inconscia inconsapevolezza che prende ognuno di noi, quando ci troviamo di fronte qualcosa di piacevolmente inatteso, ed è qualcosa di così coinvolgente, travolgente e spiazzante, che lo si legge chiaramente negli occhi di chi ne è preda.

Ora, è chiaro a tutti noi, che la meraviglia è una piacevole abitudine per un bambino che si approccia alla vita e che inizia a frequentarne le emozioni, ma devo dire che proprio per questo è tanto più entusiasmante da vedersi, quando nasce spontanea su chi ha qualche anno in più di vita.
Noi adulti, per convenzione dobbiamo essere abituati e pronti a tutto, niente ci può o ci deve sorprendere e se anche succedesse, ci hanno sempre detto che bisogna dissimulare, mai lasciarsi prendere troppo la mano, mai lasciarsi coinvolgere e io in questo ci trovo tanto di sbagliato.
Stiamo diventando aridi, quasi cattivi, pronti a credere che l'altro menta e non sia come crediamo, come sentiamo, come si mostra, perché rimanere spiazzati, meravigliati non è più possibile, non è concepibile, dopo una certa età, quindi non è colpa nostra se non comprendiamo, ma è di chi sta facendo qualcosa di desueto, è lui in errore, non noi che ci stiamo meravigliando.

Il problema vero però, è che da grandi, sempre i benpensanti, ci dicono che non si può e non si deve credere più alle favole, come succede inesorabilmente al sottoscritto, ma io sono convinto che non bisognerebbe nemmeno limitare la propria gamma di emozioni a quelle che si possono tenere sotto controllo. Sarebbe come se ci mettessimo a disegnare l'arcobaleno con due soli colori, perderebbe tutta la sua magnificenza.

Forse è giusto non cedere sempre e comunque alla sorpresa, ma anche ricordarci che il self control è stato inventato solo ed esclusivamente per le macchine, gli automi privi di cuore. Gli uomini, hanno per fortuna, una loro caratteristica che li rende diversi l'uno dall'altro, l'imprevedibilità e allora tante volte mi chiedo, se ricominciassimo a vedere tutto ciò che ci circonda, l'intero mondo o anche soltanto chi ci è accanto, con gli occhi di un bambino, non sarebbe tutto più facile? Certo, così non risolveremmo i problemi, ma almeno l'ingenuità ci porterebbe a battere delle strade diverse, nuove, a volte così imprevedibilmente imprecise, ma tali da raggiungere inaspettatamente a diverse soluzioni.

Li ho invidiati un po' tutti quegli attori impagabili, protagonisti indiscussi di scene bellissime, nelle quali chi si lascia infantilmente sorprendere, senza vergogna e senza pudore, riceve il premio di un'emozione intensa, un momento che comunque sia, formerà e segnerà per sempre il loro futuro.

Li ho invidiati perché, se è vero che prevedere il passato è uno sport di per se facilissimo, lasciarsi sorprendere dal futuro, è solo per chi vuole viverlo intensamente.




6 commenti:

  1. Vivi intensamente ogni piccola cosa della tua vita, perchè un giorno, queste piccole cose, sembreranno grandissime.
    piccolageisha....

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  2. Ciao Guardiano, ma che ben pensanti frequenti ?? A me ste cose non me le mai detto nessuno !!!!

    ""Noi adulti, per convenzione dobbiamo essere abituati e pronti a tutto, niente ci può o ci deve sorprendere e se anche succedesse, ci hanno sempre detto che bisogna dissimulare, mai lasciarsi prendere troppo la mano, mai lasciarsi coinvolgere e io in questo ci trovo tanto di sbagliato.
    Stiamo diventando aridi, quasi cattivi, pronti a credere che l'altro menta e non sia come crediamo, come sentiamo, come si mostra, perché rimanere spiazzati, meravigliati non è più possibile, non è concepibile, dopo una certa età, quindi non è colpa nostra se non comprendiamo, ma è di chi sta facendo qualcosa di desueto, è lui in errore, non noi che ci stiamo meravigliando.

    Il problema vero però, è che da grandi, sempre i benpensanti, ci dicono che non si può e non si deve credere più alle favole""

    Io ho incontrato un "mal pensante " che mi ha detto che non bisogna mai smettere di sognare e di sperare in un giorno migliore.
    kiss kiss...

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    1. Appunto un mal pensate, ti pare mai logico che uno possa vivere con la speranza? senza avere i piedi saldamente piantati per terra? No NO, i sognatori devono essere abbattuti da piccoli, il mondo è dei ragionieri

      :-)

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  3. Io sono una persona ben pensante, ho i piedi piantati per terra, considerata una persona seria , anzi musona.
    Recentemente ho conosciuto un "mal pensante" e credo di essere stata contagiata da alcuni aspetti "infantili"
    Sinceramente non me ne dispiaccio. Non parlo solo dell'entusiasmo nelle cose, ma anche della curiosità a volte insistente, tipica dei bimbi, del buonumore che scivola nell'allegria , nella risata.
    Ne sono stata contagiata e a volte non riconosco me stessa, ma mi piace , mi piace infinitamente per cui viva la meraviglia infantile se porta ad essere felici e far felici chi ci circonda

    correttore inascoltato

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    1. Scusate, ma quanti "mal pensanti" ci sono in giro?
      Uno che è sognatore e porta sulla cattiva strada Pina, l'altro che contagia con il suo inutile modo di essere infantile e allegro?

      Ohhhhhh gente sveglia, questa è gente da evitare, falsi che si spacciano per quello che non sono, gente che millanta cose che non prova, aridi e vuoti.

      No no, meglio avere a che fare con Monti, che con il cappellaio matto

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