PRIMA PUBBLICAZIONE FEBBRAIO 2011
Mi ero dimenticato del sapore amaro che ha la noia e quanto può essere lungo il trascorrere del tempo in sua compagnia. Era un ricordo ormai perso tra le nebbie del passato, così lontano nel tempo, che per rendere l'idea dovrei paragonarlo al sapore dell'acqua con la Frizzantina.
In una società come la nostra, dove ogni fascia di età è obbligata per consuetudine a non avere un minuto di tempo libero, la noia è ormai la grande sconosciuta dalla quale tutti, giustamente, rifuggiamo. Se non abbiamo impegni lavorativi c' è la famiglia, altrimenti è la casa che richiede le nostre attenzioni. In più abbiamo quasi tutti noi una serie di hobby che ci riempiono il tempo, da internet alle apps degli smartphone, per non parlare della palestra e della musica. Quando poi proprio vogliamo fare qualcosa di estroverso, ci nascondiamo dal resto del mondo e ci godiamo la beata solitudine.
Tempo per la noia 0.
Ed è proprio la quantità e la varietà degli impegni che abbiamo, che rende assurdo se non proprio impossibile, vivere la noia.
Fatto sta, che quando mi sono ritrovato bloccato a casa da solo, per la seconda volta in un mese, dopo aver già completato tutte le faccende che avevo arretrate e non avendo nulla da fare, nell'attesa di recuperare il mio pc, improvvidamente dimenticato in ufficio, mi sono annoiato.
E' stata come una nebbia nera che mi ha avvolto subdolamente, con estrema lentezza, non lasciandomi il tempo di capire cosa stava succedendo, fino al momento in cui mi sono ritrovato a sbuffare e a tirare dei calci in aria, quasi come la mai abbastanza compianta Sandra Mondaini. Ecco, forse avrei potuto completare la scena con un liberatorio "che barba, che noia".
Ora non so se la noia è sopraggiunta per la mancanza di cose da fare o per la mia iperattività cronica, che è quasi una malattia, che mi stava opprimendo. Fatto sta, che so a questo punto per certo cosa farò in futuro per evitare che si ripeta questa situazione. Vuol dire che dovrò sempre avere una rivista di sudoku di riserva o un bloc notes dove appuntare le mie idiozie (ho anche sospeso la stesura del racconto, ufffff) così da tenermi impegnato.
Ora però non voglio più nemmeno pensarci, la sola cosa mi mette in agitazione e ringrazio il cielo che la febbre è scesa subito, che il mio computer mi ha raggiunto in breve tempo e che alla fin fine, avendo realizzato cosa stava succedendo, ho fregato la noia pensando al fatto che avrei potuto scrivere di essa, quindi appuntando mentalmente le idee necessarie per questo post e così di fatto scacciando quella sensazione di oppressione che solo la noia sa regalare.
Risultato finale dell'incontro NOIA 1 - GUARDIANO 1 con rete del pareggio in zona Cesarini. Però ho capito la sua tattica e la prossima volta sarò preparato.
In una società come la nostra, dove ogni fascia di età è obbligata per consuetudine a non avere un minuto di tempo libero, la noia è ormai la grande sconosciuta dalla quale tutti, giustamente, rifuggiamo. Se non abbiamo impegni lavorativi c' è la famiglia, altrimenti è la casa che richiede le nostre attenzioni. In più abbiamo quasi tutti noi una serie di hobby che ci riempiono il tempo, da internet alle apps degli smartphone, per non parlare della palestra e della musica. Quando poi proprio vogliamo fare qualcosa di estroverso, ci nascondiamo dal resto del mondo e ci godiamo la beata solitudine.
Tempo per la noia 0.
Ed è proprio la quantità e la varietà degli impegni che abbiamo, che rende assurdo se non proprio impossibile, vivere la noia.
Fatto sta, che quando mi sono ritrovato bloccato a casa da solo, per la seconda volta in un mese, dopo aver già completato tutte le faccende che avevo arretrate e non avendo nulla da fare, nell'attesa di recuperare il mio pc, improvvidamente dimenticato in ufficio, mi sono annoiato.
E' stata come una nebbia nera che mi ha avvolto subdolamente, con estrema lentezza, non lasciandomi il tempo di capire cosa stava succedendo, fino al momento in cui mi sono ritrovato a sbuffare e a tirare dei calci in aria, quasi come la mai abbastanza compianta Sandra Mondaini. Ecco, forse avrei potuto completare la scena con un liberatorio "che barba, che noia".
Ora non so se la noia è sopraggiunta per la mancanza di cose da fare o per la mia iperattività cronica, che è quasi una malattia, che mi stava opprimendo. Fatto sta, che so a questo punto per certo cosa farò in futuro per evitare che si ripeta questa situazione. Vuol dire che dovrò sempre avere una rivista di sudoku di riserva o un bloc notes dove appuntare le mie idiozie (ho anche sospeso la stesura del racconto, ufffff) così da tenermi impegnato.
Ora però non voglio più nemmeno pensarci, la sola cosa mi mette in agitazione e ringrazio il cielo che la febbre è scesa subito, che il mio computer mi ha raggiunto in breve tempo e che alla fin fine, avendo realizzato cosa stava succedendo, ho fregato la noia pensando al fatto che avrei potuto scrivere di essa, quindi appuntando mentalmente le idee necessarie per questo post e così di fatto scacciando quella sensazione di oppressione che solo la noia sa regalare.
Risultato finale dell'incontro NOIA 1 - GUARDIANO 1 con rete del pareggio in zona Cesarini. Però ho capito la sua tattica e la prossima volta sarò preparato.
Standing ovation per Sandra e Raimondo
SAKINEH NON DEVE MORIRE
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