29 ago 2011

COLLEZIONE SOLARE 2011 - Per amore




PRIMA PUBBLICAZIONE LUGLIO 2011


I post che segnano l'inizio della giornata qui sul blog, quelli dedicati alla musica italiana per intenderci, sembrano la cosa più semplice tra quelle che metto on line. Scelto il cantante o il tema, mi devo collegare a youtube e trovare 6/7 brani orecchiabili e il gioco è fatto.
Fosse così facile.

Eh si, perché io poi le canzoni le ascolto attentamente, i testo li leggo e ne faccio tesoro e in giornate come queste si mette in moto da solo il neurone che manda in tilt il sistema, quello che risponde al cuore e che per una sola frase è capace di perdersi tra mille e più sentieri di vita.


Per amore,
hai mai fatto niente
solo per amore


E qui mi pongo la stessa domanda, che poco più di due anni fa fece nascere due post, con le quali chiedevo prima ai naviganti dell'epoca cosa  avrebbero fatto per amore e poi spiegavo cosa avrei fatto io per la mia lei

Non è affatto una domanda stupida e la pongo a voi che frequentate adesso quest'isola, augurandomi di non ricevere delle risposte retoriche o banali.
Questa volta però, a differenza di due anni fa, intendo espormi io per primo, riportando interamente un passaggio che scrissi all'epoca, perché nulla è cambiato in me nel modo che ho di intendere l'amore. Aggiungo però una piccola e necessaria integrazione, che serve per rispondere compiutamente alla domanda che io stesso ho formulato.


Per me è la domanda non ha senso, il fatto stesso di porsi un limite in amore, vuol dire dare dei confini netti a qualcosa che non ha per sua natura. Amare vuol dire, a mio modestissimo avviso, usare il cuore e non il cervello, per me è condividere ogni emozione, sensazione, umore, desiderare, cercare, chiedere e donare insieme, avere la capacità di piangere e ridere nel medesimo istante. Amarla, è avere la certezza che non riusciremmo a trovare al mondo nessun'altra donna con cui voler condividere l'aria che ci circonda e non perché ci sforziamo che sia così, ma perché è la cosa più naturale che ci sia. E credo di poter dire che un amore così, condiviso in questo modo, è un sentimento che non ha bisogno di paletti, perché non esiste l'altro, ma si vive la fusione di due persone in qualcosa di altissimo, senza prevaricazioni.

Ora lo so di per me che questo è un chiaro sintomo di follia, ma dimmi perché l'uomo non deve sognare e ambire? Abbiamo desiderato la luna e ci siamo arrivati, ci spostiamo sopra e sotto l'acqua, voliamo, comunichiamo con le persone che si trovano a migliaia di km di distanza, cosa vuoi che sia amare e farsi amare in un modo che è poi il più semplice che esista, senza egoismo.


Ed è partendo da questa premessa, che mi viene facile dire che per me le follie d'amore sono state normalità, perché sono consapevole che i gesti servono a dare  corpo a quello che penso. 
Quindi mi sono ritrovato a centinaia di km da casa solo per vedere una persona che non sapeva nemmeno che fossi lì, oppure sono letteralmente fuggito da ambiti da cui non si doveva scappare, per anticipare un bacio di sole 24 ore. 

Perchè in amore, quel che conta,  è cercare con tutte le proprie forze, di raggiungere la sua felicità.




SAKINEH NON DEVE MORIRE


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