PRIMA PUBBLICAZIONE GENNAIO 2011
Oggi và così, sono smodatamente infuriato e quindi preferisco tenermi lontano da questo mezzo di comunicazione per qualche tempo. Credo sia però giusto spiegarvene prima il motivo.
Ieri pomeriggio ho iniziato a leggere una notizia su Repubblica.it e non ce l'ho fatta a terminarla. Mi ha preso troppo allo stomaco, il magone mi ha attanagliato la gola e ho iniziato a sentire le lacrime che scendevano, io non ce l'ho fatta a completarla, mi sono dovuto fermare a metà, mi bastava quello che avevo letto, era già sufficiente il male che sentivo.
Ho pensato subito tra me e me
"Adesso vedrai quanta brava gente condividerà la notizia su Fb e in quanti si indigneranno pubblicamente a vuoto per questa cosa"
Cavolo non ho capito niente della vita, assolutamente niente.
Non ho davvero capito come va il mondo. Devid non aveva amici su facebook, non aveva partecipato a nessun Grande Fratello ne a qualsiasi altro reality, ed ecco perchè in giro c'è stato subitaneamente poco interesse alla notizia. Che idiota io a non pensarci.
A chi cavolo (e vorrei scrivere altro) vuoi che freghi nulla di un bambino di 23 giorni che muore di freddo per strada la notte del 5 gennaio.
E poi dai, con quei genitori clochard, la madre che ha avuto 5 figli con 3 diversi uomini, ma su siamo pratici, se l'è andata a cercare il piccolo Devid. E' colpa sua mica nostra. Noi che passiamo il tempo a leggere idiozie sul web e poi che voglio io come uomo? Che il mondo del web si ATTIVI IMMEDIATAMENTE PER QUESTA COSA? Ma di sicuro ha più presa la copertina di del disco di Gianna Nannini con il pancione in bella mostra che questa fesseria di un bimbo che muore.
Guardiano altro che romantico, mi sa che sei emerito fesso.
Allora scuate, ma penso sia più normale che in questo momento non mi vada di pubblicare nulla di nuovo, nulla di mio.
Ecco perchè cercherò di resettarmi al livello di un'ameba, comincerò a disinteressarmi delle notizie che riguardano il resto dell'umanità e come diceva Lucio Dalla, darò in omaggio quel piccolo pezzo attivo di cervello che ho, in cambio di un telecomando o di una connessione più veloce al web, così posso tornare e confondermi.
Eviterò così di farmi del male e di farlo anche a voi e non correrete nemmeno più correre il rischio di perdere tempo con queste notizie inutili che vi propino.
Ah, ma prima di tutto ciò, due cose al piccolo Devid le devo
Ieri pomeriggio ho iniziato a leggere una notizia su Repubblica.it e non ce l'ho fatta a terminarla. Mi ha preso troppo allo stomaco, il magone mi ha attanagliato la gola e ho iniziato a sentire le lacrime che scendevano, io non ce l'ho fatta a completarla, mi sono dovuto fermare a metà, mi bastava quello che avevo letto, era già sufficiente il male che sentivo.
Ho pensato subito tra me e me
"Adesso vedrai quanta brava gente condividerà la notizia su Fb e in quanti si indigneranno pubblicamente a vuoto per questa cosa"
Cavolo non ho capito niente della vita, assolutamente niente.
Non ho davvero capito come va il mondo. Devid non aveva amici su facebook, non aveva partecipato a nessun Grande Fratello ne a qualsiasi altro reality, ed ecco perchè in giro c'è stato subitaneamente poco interesse alla notizia. Che idiota io a non pensarci.
A chi cavolo (e vorrei scrivere altro) vuoi che freghi nulla di un bambino di 23 giorni che muore di freddo per strada la notte del 5 gennaio.
E poi dai, con quei genitori clochard, la madre che ha avuto 5 figli con 3 diversi uomini, ma su siamo pratici, se l'è andata a cercare il piccolo Devid. E' colpa sua mica nostra. Noi che passiamo il tempo a leggere idiozie sul web e poi che voglio io come uomo? Che il mondo del web si ATTIVI IMMEDIATAMENTE PER QUESTA COSA? Ma di sicuro ha più presa la copertina di del disco di Gianna Nannini con il pancione in bella mostra che questa fesseria di un bimbo che muore.
Guardiano altro che romantico, mi sa che sei emerito fesso.
Allora scuate, ma penso sia più normale che in questo momento non mi vada di pubblicare nulla di nuovo, nulla di mio.
Ecco perchè cercherò di resettarmi al livello di un'ameba, comincerò a disinteressarmi delle notizie che riguardano il resto dell'umanità e come diceva Lucio Dalla, darò in omaggio quel piccolo pezzo attivo di cervello che ho, in cambio di un telecomando o di una connessione più veloce al web, così posso tornare e confondermi.
Eviterò così di farmi del male e di farlo anche a voi e non correrete nemmeno più correre il rischio di perdere tempo con queste notizie inutili che vi propino.
Ah, ma prima di tutto ciò, due cose al piccolo Devid le devo
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