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PRIMA PUBBLICAZIONE LUGLIO 2011
" Che cos'è un rito?" disse il piccolo principe.
" Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe.
" E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
" Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe.
" E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Tratto da "Il piccolo principe"
L'astinenza da qualcosa che mi riempe la vita, è per me sempre una sofferenza, ma di certe gioie si gode solo quando ci sono le condizioni essenziali perché il momento sia perfetto e negli ultimi mesi sarebbe stato impossibile provare un tale piacere per il corpo e per l'anima.
Sabato scorso mi sono rifatto e con gli interessi.
Siano passate poche ore o tanti mesi dall'ultima volta, l'approccio, il rituale da ripetere di volta in volta è sempre lo stesso, immutato e immutabile nel tempo.
Devo entrare in questa simbiosi lentamente, con dei preliminari che ritengo siano obbligatori per esaltare a dismisura il piacere e prolungarlo nel contempo.
Mi approccio quindi con la dovuta attenzione al momento, sento scorrere sempre più velocemente il sangue dentro di me, mentre ogni millimetro della mia pelle non mi appartiene più, accarezzata dal mio stesso desiderio.
Poi di colpo mi ritraggo e con uno slancio incredibile mi tuffo in acqua, per riemergere dopo 10/15 metri di apnea ed iniziare a nuotare a perdifiato, prima a stile libero e poi a dorso.
Tutto questo è necessario, perché il primo bagno della stagione mi regali lo stesso splendido piacere che mi donato l'ultimo dell'anno precedente, perché il mare è per me gioia infinita.
Io sono acqua e nell'acqua mi rigenero, rinasco, torno a nuova vita traendone nuove forze, qualsiasi sia il tipo di contatto che ho con essa. Dopo un bagno a mare, o una doccia di quelle mie, infinite, mi sento di sicuro più forte e vigoroso, quasi maestoso.
Questo è forse l'unico ambito nella mia vita in cui sono schematico, dove la fantasia non può trovare nulla di nuovo, perché è il semplice tocco che ho con il mio ambiente naturale, mi fa felice e quanta più acqua ho intorno, tanto maggiore diventa il mio stato di euforia.
L'estate 2011 è cominciata, alla grande.
P. S. Li avevi fatti dei cattivi pensieri eh naufrago? Beh, oggi slla tua strada, hai trovato un guardiano burlone :-)))
SAKINEH NON DEVE MORIRE
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