PRIMA PUBBLICAZIONE GENNAIO 2011
Quando è scemata l'euforia per essere stato scelto come vincitore del premio sunshine da I am, hanno iniziato subdolamente a farsi largo tra le nebbie della mia influenza due domande, ma io sono realmente romantico? E cosa significa essere romantici nel 2011?
Come se non bastassero già i quesiti che mi sto ponendo in questo periodo, invece di godermi il fatto che sono percepito per come ambisco ad essere, mi pongo altre domande.
Chissà com'è la cosa non mi sorprende, sarà che è tipico del mio modo di essere.
Cosa significa, essere romantici oggi, è davvero un bel quesito.
Tutto cambia, tutto muta e quindi anche il modo di essere romantico è di per se diverso rispetto a quello che era già qualche decennio fa. Però il fondo è sempre lo stesso, l'attenzione che si pone verso la propria compagna, credo sia quella la differenza tra chi è romantico e chi non lo è.
Perché poi sostanzialmente so di avere le stesse emozioni, le stesse pulsioni e gli stessi desideri di qualsiasi altro maschio adulto, solo che non mi lascio condizionare dall'istinto e dalla sola fisicità, ma bado anche ad altro.
Il fatto è che vivo l'idea di fare l'amore come il completamento di qualcosa di molto più ampio, un momento che non è fine a se stesso e non è di certo l'appagamento finale di un qualcosa, ma è il momento di l'esaltazione massima che possono condividere un uomo e una donna che si desiderano intensamente, però poi qui si ritorna daccapo.
Perché se fare l'amore non è un appagamento, ma un passaggio, vuol dire che è vissuto in simbiosi, vuol dire che non esiste l'IO, ma il NOI, vuol dire non solo amare, ma farlo capire alla persona che è con te e quindi porre non solo attenzione a ciò che lei desidera, ma anche farglielo comprendere con i gesti, con le parole e con le attenzioni, quindi (secondo me) essere romantico vuol dire (forse) amare e facendo si che lei lo sappia.
Il problema nasce quando c'è una prevaricazione, quando uno dei due con i propri atteggiamenti cerca non solo di sopravanzare, ma di imporre leggi.
Il cuore per sua natura non sottosta a nessuna legge, non ha vincoli, dev'essere libero di esprimersi come e quando crede, ed è forse solo così che riesce ad esaltarsi. Ingabbiare la creatività e l'essere di un uomo o di una donna, è quanto di meno romantico esiste al mondo, perché l'amore non è scontato e quindi nemmeno il modo in cui esso viene portato alla persona amata lo è.
Non si può essere e non si deve essere romantici a comando, ma è la natura che ti porta a esserlo, è lei che ti ispira, è lei ad esaltare esaltare il tuo essere.
Amare poi dev'essere un'esperienza sempre nuova, capace di mutare di giorno in giorno, di volta in volta, che può esprimere anche con semplici gesti, con le piccole attenzioni, ma comunque sempre presente.
Credo che essere romantici non voglia dire essere eclatanti. L'apertura di uno sportello è un modo plateale per mostrare la propria mancanza di fantasia e la propria banalità, per me essere romantici, vuol dire mostrare il sentimento che si porta e si può esprimere anche in maniera banale, casomai con un sms inaspettato che dice semplicemente "ti penso", ma che soprattuto non viene inviato con lo scopo di fare bella figura, ma perchè davvero in quel momento, come nell'istante precedente e in quello dopo, hai lei nella mente.
Ecco, questo è secondo me l'essere romantici oggi e se è così che vengo percepito, allora si che mi posso fregiare e con onore di questo titolo.
Spero solo che i tanti gesti che ho fatto nel passato, non rimangano soli, ma che il futuro mi regali nuove azioni cariche d'amore da portare in dono alla mia Dulcinea.
SAKINEH NON DEVE MORIRE
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