10 ago 2011

COLLEZIONE SOLARE 2011 - Lettera a Gesù bambino





PRIMA PUBBLICAZIONE DICEMBRE 2010


Come tutte le volte che mi pongo di fronte a un foglio bianco con l'intenzione di scrivere una lettera, anche in questa circostanza non ho pensato prima a cosa scrivere e non provvederò nemmeno a correggerla, come sempre. Una volta redatta pigerò sul tasto pubblica e la leggerai. Perdonami come sempre gli errori e gli orrori grammaticali.




Caro Gesù bambino,

credo si inizi così una lettera a te indirizzata, non ti ho mai scritto, non lo so per davvero come si fa. Si, te lo ricordi bene anche tu che mai hai ricevuto una mia letterina quando ero piccolo. La mia infanzia è stata quella che è stata e i regali a quei tempi erano tutti ben accetti, anche perché non avevo la possibilità di chiederli, forse nemmeno tanto di desiderarli, ma non mi lamento affatto della cosa, è stata comunque formativa e se oggi sono qui, così come sono, lo devo anche a quei momenti di vita.



Poi ovviamente sono cresciuto e con il tempo il nostro rapporto si è fatto "
amichevole", quasi fraterno. Mi hai fatto compagnia tantissime volte quando rimanevo al buio in chiesa a cercarti, anche se spesso onestamente non mi accorgevo della tua presenza. Era comunque quello già un dialogo tra persone adulte. Oddio, mi credevo tale allora, mi credo tale oggi, chissà se poi è vero che lo sono, comunque............


Quindi, visto che non ti ho mai scritto da piccolo, visto che non ti ho mai comunicarto i miei infantili desideri, ti chiederai perché lo faccio adesso? E perché qui? Belle domande.

Ti scrivo perché come tutti vorrei trasmetterti un desiderio. Lo vedi anche tu, quest'anno in giro c'è tantissima tristezza, molta insoddisfazione, sono sempre di più le persone in difficoltà e che non sanno proprio come fare. Sono portato, come sai, per il mio lavoro ad essere in contatto con varie fasce di ceto sociale, dal manovale all'imprenditore, dal semplice impiegato al dirigente e non trovo serenità in giro. E' tutto così triste, le persone sono disadorne, incapaci ancor di più di un sorriso, lo sguardo è quasi per tutti mesto, ho la sensazione che tutti attendano questo natale solo per liberarsene, quasi fosse un male necessario.


Di tempi bui in questi miei 42 anni ne ho visti molti, ricordo le lotte sociali degli anni 70 e la prima tangentopoli che mise in ginocchio il settore in cui opero. Ho visto tante persone affrontare le difficoltà, ma mai come quest'anno anche a Natale tutti sono così mesti, insodisfatti e non è la mancanza di denaro, non è solo quella che manca, è la speranza che migliorino le cose che è assente, la voglia che tutto si risollevi.
Non è una questione di Berlusconi o Bersani (sono solo poche lettere che li differenziano) è che qui tutti si sentono abbandonati a se stessi e non c'è più coesione, non c'è più amore. Vince l'egoismo, perde la speranza e questa penso sia la vera sostanza del Natale 2010.
Ecco, ti chiedo un miracolo, qualcosa che possa non dico far tornare il sorriso sulle labbra di tutti, non sono sognatore fino a questo punto, ma la mia richiesta è che il prossimo Natale sia più sereno per tutti.


Perchè ti scrivo qui? Perchè questo luogo, frutto della mia fantasia e dei miei sogni, sta coinvolgendo sempre più persone, tanti naviganti che si tramutano in naufraghi, tanti che decidono di tornare e di condividere e di dialogare e di discutere e questo forse anche grazie al fatto che l'isola (come la chiamo io) ha fatto davvero un piccolo miracolo e chi ci approda se ne rende conto.
Ho sempre detto che questo blog è servito per tirare fuori la parte migliore di me e sopratutto mi è servita a conoscermi meglio, una sorta autopsicanalisi. Il bello è che nella vita reale adesso sono molto più guardiano di prima, anzi prima forse non lo ero affatto, mi nascondevo. E' come se l'avatar avesse preso il sopravvento sull'essere umano e io mi comporto assecondando i miei istinti e non nascondendoli più al prossimo, ho il coraggio di essere schietto, sincero e onesto fino al punto di sembrare strnz anche nel quotidiano. E come dicevo, questo lo devo al blog che ha dato la stura al cambiamento e mi sembra giusto che il tutto "avvenga" qui o nei suoi paraggi.


Ti chiedo anche un'altra cosa (ho da recuperare anni e anni di lettere non scritte, me li concederai due desideri?), fa che questo sia per tutte le persone che conosco, che ho conosciuto qui, che mi omaggiano della loro amicizia, per i loro cari, un Natale privo di ogni tristezza e carico di serenità. Ho preparato loro qualche bel regalo, che spero verranno a scartocciare nei prossimi giorni, con l'intima speranza che possano far salire gli angoli della bocca fino a far sbocciare un sorriso sulle loro labbra.


Con affetto e dedizione, per sempre tuo Guardiano





SAKINEH NON DEVE MORIRE


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