PRIMA PUBBLICAZIONE APRILE 2011
Lo sguardo ha perso la sua potenza, la forza dirompente che alberga in esso e che ti mette direttamente a contatto, spesso in conflitto, con l'anima delle persone, questo perchè adesso comunichiamo con le chat o i telefoni e quindi è diventato difficile trovare qualcuno capace di sostenere lo sguardo del proprio interlocutore per più di 10 secondi e sempre più spesso siamo portati a fissare lo sguardo altrove.
Guardare vuol dire anche essere guardati e quindi esporsi, capire ed essere compresi e allora è meno complicato osservare un punto perso nello spazio che fissare le persone con cui si sta dialogando.
Personalmente amo osservare le donne e i sottintesi che albergano nelle loro espressioni, ciò che riescono a trasmettere senza dire una parola. Il viso di una donna mentre parla di quello che dice.
Ecco allora un breve excursus semiserio nelle espressioni tipiche femminili
TI ODIO. Gli occhi si serrano e diventano due fessure quasi del tutto orizzontali, l'iride si fa di fuoco e trasmette il disprezzo che ha dentro, incendiandoti.
Come tutti gli uomini conosco bene quello sguardo, da piccolo ci abituiamo ad esso e forse ci immuniziano allo stesso tempo, tanto è vero che poi da adulti non riusciamo più ad averne paura e a comprendere qual'è il momento esatto pee scappare, perchè quello sguardo, di lì a poco si tramuta in un TI UCCIDO;
SONO STANCA. L'occhio vitreo racconta da solo le mille attività a cui si sente costretta da te invece dalla vita che avete deciso di vivere insieme e di comune accordo. Racchiude la giornata trascorsa ad essere moglie, madre, domestica, operaia e confidente delle amiche in difficoltà.
Questo però è uno di quegli sguardi che non vede, non riesce a capire che chi è di fronte ha sopportato anche lui una giornata stressante e solo perchè stacchiamo la spina non vuol dire che i nostri silenzi siano carichi di sensi di colpa;
TE NE VAI O NO? Qui è tutto il viso che si esprime, perchè gli occhi salgono al cielo, la bocca sbuffa e i capelli si rizzano in testa, con le guance rosso fuoco.
E' per chi sta dando fastidio e non se ne rende conto, è anche incapace di capire che è meglio per lui se si allontana, perchè altrimenti hai voglia a spiegare agli amici che i graffi che hai sul viso sono segni di passione amorosa, si vede che sono graffi e pure profondi;
TENEREZZA. Anche questo gli uomini lo conoscono sin da bambini, ma è loro finche restano tali. Ad un maschio adulto viene regalato solo se è in una difficoltà estrema è conclamata, in punto di morte certa.
La tenerezza è di certo prettamente femminile, ma ho scoperto che è inversamente proporzionale all'età dell'interlocutore;
COSA VUOI DA ME? E' quello che solitamente la donna ti sfoggia quando le fai notare che il semaforo è di nuovo verde, oltretutto già da un pò e che forse non è il caso di stendere il rimmel, dopo che si è smaltata le unghie.
La fila alle nostre spalle è già di 300 metri e l'energumeno che sta scendendo dal camion se la prenderà con me, anche se non guido io.
La tenerezza è di certo prettamente femminile, ma ho scoperto che è inversamente proporzionale all'età dell'interlocutore;
COSA VUOI DA ME? E' quello che solitamente la donna ti sfoggia quando le fai notare che il semaforo è di nuovo verde, oltretutto già da un pò e che forse non è il caso di stendere il rimmel, dopo che si è smaltata le unghie.
La fila alle nostre spalle è già di 300 metri e l'energumeno che sta scendendo dal camion se la prenderà con me, anche se non guido io.
TI AMO. Questo è che quello che lasciamo scomparire con grande facilità dai nostri radar. Ci abituiamo, lo diamo per scontato e ci disinteressiamo di quel fuoco sacro che brucia in esse, fino a quando poi non si spegne.
C'è poi una categoria di uomini, che in maniera bastarda sta li a rinfocolare sempre la fiamma, però il fatto che per mesi lui è stato latitante dovrebbe farle capire che non è sentimento quello che spinge il maschio a chiamare, ma solo bisogno di uno sfogo fisico diverso dal solito.
Peccato quindi che questo sguardo non venga regalato a chi si impegna quotidianamente affinchè esso abbia un senso. In amore vince chi fugge.
MI FAI SCHIFO. Viene di solito dopo il TE NE VAI O NO e ne viene fatto omaggio a chi di solito lo ha travisato con un TI VOGLIO.
Esistono schiere di uomini che si credono irresistibili e che non sono capaci di vedere chi hanno di fronte, anzi quasi non la calcolano. Lei o un'altra è indifferente.
Però anche in questi casi bisogna fare attenzione, perchè da questo al TI UCCIDO, anche in questo caso è un attimo;
TI VOGLIO. Intenso, con un retrogusto di boccioli di rosa. Promette il paradiso e lo mantiene se sei in grado di capirlo e carpirlo.
Dura un attimo, a volte anche di meno, se sei presente a quello che ti dice e sei in di incrociare i suoi sguardi, vai incontro a passioni che non sono nemmeno poi tante celate.
Peccato che negli ultimi tempi si sia trasformato da un TI VOGLIO per sempre a un TI VOGLIO per questa notte e anche domani, se ci sai fare, ma questa non è colpa loro, ma di una società mordi e fuggi;
STO BENE. Questo è uno sguardo che si spegne con il tempo e poi vira decisamente verso il SONO STANCA. Si passa dall'elettricità dei primi tempi all'immobilità sulla lunga distanza, qualsiasi sia il rapporto umano che si ha con loro;
TI UCCIDO. Questo è l'ultimo sguardo che ti rivolgono carico di un qualsiasi significato, dopo di questo per una donna sei morto, da quel momento in poi sei poco meno di un'ameba che le attraversa la strada e tutto questo solo per il male che siamo stati in grado di cagionarle;
CHE PALLE. Quello che avete adesso negli occhi, stufe del tempo perso inutilmente a leggere tutte queste idiozie. :-))
Grazie alla donna, che mi ha inconsciamente ispirato, quando mi ha fatto vedere questa la foto bellissima che campeggia all'inizio del post.
Spero non se ne abbia a male, ma l'ispirazione non è una cosa che si ricaccia in gola, deve venire fuori quando c'è e se nasce come in questo caso da un gioiello, allora di sicuro ha degli ottimi natali.
SAKINEH NON DEVE MORIRE
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