18 ago 2011

COLLEZIONE SOLARE 2011 - Il vuoto




PRIMA PUBBLICAZIONE MARZO 2011



La ruggine dalla penna e dall'impugnatura che uso per stringerla, l'ho rimossa ieri scrivendo uno di quei post inutili, a uso e consumo privato del sottoscritto. 
Riletto ogggi, devo ringraziare il cielo di non aver avuto la possibilità temporale di trascriverlo sul blog. Ho infatti avuto l'impressione riguardandolo, di trovarmi di fronte ad un tema svolto da un bimbo di quarta elementare dal titolo "E' primavera. Parlami di questi primi giorni della nuova stagione". Svolgimento ignobile e zeppo di luoghi comuni.
Oddio, non è che io sia un maitre a penser, che quando si esprime illumina le menti di chi lo legge, però quello è davvero uno scarabocchio continuo, pieno zeppo di banalità.
Oggi riprendo per bene e spero di fare meglio di ieri, spero.

Il fatto è, che prima di tornare ad esprimermi, ho sempre bisogno di riempire il vuoto che creo ogniqualvolta scrivo un racconto e devo farlo mettendo dentro di me qualsiasi cosa, fosse anche solo con della polvere o delle incrostazioni, perchè dal vuoto non riesco a tirare fuori nulla. D'altronde nel vuoto non si propaga nemmeno un suono, immaginate quanta fatica farebbe a farsi spazio un pensiero sensato. 
Farsi spazio nel vuoto, ma come mi vengono certe idiozie?

Ho quindi passato questi giorni ad immagazzinare informazioni, dati, storie, in buona sostanza a riempirmi.
Mi sono interessato all'attualità, alle capriole e agli avvitamenti verbali a cui è costretto il nostro premier per dire che sono i suoi ministri a volere la guerra contro il suo amico Gheddafi, lui non ne è responsabile, non c'era e se c'era dormiva.
E poi si sa, di notte ha di meglio da fare.
Schifato sono passato oltre e mi è venuto da ridere leggendo della tassa sulla benzina. Non che ci sia da ridere per il fatto che il carburante aumenti (ci siamo abituati oramai), ridevo perchè poi i ministri (sempre loro) davano la colpa ai comunisti di questo balzello, di questa gentaglia che vuole in qualche modo che la cultura progredisca in questa nostra Italia. Però poi mi sono chiesto "ma come tu ministro metti le tasse e non ne sei responsabile? Non potevi risparmiare da qualche parte quei 300 milioni di euro, che so? Accorpando le elezioni e i referendum tanto per dirne una"
Troppo semplice.

Capito quindi che la politica non fa per me, sono solo un sempliciotto, mi sono detto che se proprio devo ridere, meglio farlo con qualcosa di leggero e non di drammatico come lo scempio che viviamo ogni giorno.
Qualcosa quindi all'uopo preposta.
Ho visto un paio di film. 

Onestamente ho capito e apprezzato la scelta di dare un seguito a "Maschi contro femmine", mi ha divertito senza nessuna velleità e ne vedrò certamente la continuazione. Poi però, quando ho visto "Nessuno mi può giudicare" con la Cortellesi e Raul Bova, ho sorriso della pellicola e riso di me. 
Lo spunto iniziale è praticamente identico a quello delle prostituta del mio racconto, salvo poi che io viro verso il tragico e il film verso il comico. Per un attimo ho anche temuto che la pellicola fosse uscita nelle sale prima della pubblicazione del capitolo che riguardava Giovanna, cosìcchè ho controllato. I maligni avrebbero potuto imputarmi la colpa di aver copiato l'idea e non l'avrei sopportato, so io quanta fatica mi è costato scrivere quelle pagine, evitando di essere banale e o offensivo. Per fortuna le date dicono che sono arrivato primo al traguardo.
Però, quasi immediatamente, è scattata una considerazione. Anni fa pubblicai una serie di pensieri che intitolai "E adesso", dopo un paio di mesi venne incisa una canzone da Vasco Rossi con lo stesso tema. A dicembre ho pubblicato un post dal titolo "Basta così" e un paio di giorni dopo a Radio DeeJay Fabio Volo fa tutta una trasmissione intorno allo stesso tema, iniziandola con parole quasi del tutto identiche alle mie (ho i file audio a testimonianza). Ora questa cosa, mi chiedo quindi se ho qualche dote di preveggenza inconscia?

Allora, mi sono tolto dagli imbarazzi e mi sono immerso nella musica.  Mi sono anzi perso ad ascoltare Lucio Dalla, ad abbeverarmi di nuovo a quelle canzoni che pubblicò tra la fine degli anni '70 e per tutti gli anni '80, un periodo che riempì di poesia e considerazioni, liriche che mi hanno poi formato o sformato così come sono, a secondo dei punti di vista.

Ve ne regalo una di seguito, si chiama "Notte" e l'ho pescata in un cassetto della memoria mentre completavo il racconto. Nulla ha a che vedere con lo stesso, ma la musica, le atmosfere, l'intensità sono di una bellezza unica.
Devo premettere che si sente che siamo in un periodo storico diverso e con dei contesti culturali di un'altra epoca, ma a volte ricordarsi del passato, non è poi un'operazione da disprezzare.







SAKINEH NON DEVE MORIRE



1 commento:

  1. " D'altronde nel vuoto non si propaga nemmeno un suono, immaginate quanta fatica farebbe a farsi spazio un pensiero sensato."
    SBAGLIATO!
    Secondo me, caro Guardiano, non c'e' soluzione peggiore che riempirsi di cose... di stimoli sia visivi che uditivi, per farsi venire in mente delle idee... qualcosa da scrivere... pensieri sui quali riflettere.
    Mi meraviglio di te.... che hai anche praticato le Arti Marziali!!!! ;))
    Per creare il pieno.... occorre fare il vuoto.
    Non fare nulla... non pensare a nulla... stare li'... senza scopo... senza aspettative...
    Ehi! E' anche vero che poi fare il vuoto non e' cosa facile! Arrivano e si materializzano mille pensieri... mille ricordi.... la lista della spesa.... ho pagato l'assicurazione?.....la lavatrice avra' finito la centrifuga?.... insomma tutte quelle cose qui... ;))
    ... il segreto sta nell'accoglierli e lasciarli andare... Come sono arrivati, cosi se ne andranno... basta non trattenerli, non fare resistenza e scivoleranno via.
    Stai li e basta.
    Vedrai che il tuo cervello partorira' idee meravigliose.... da far invidia a Cesare Ragazzi!!!! :)))))))))))))))))))))

    Eretica

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